giovedì 29 novembre 2012

Anteprima sul nuovo polo della Sostenibilità: e-co.Store FaSE


Nasce in Italia una struttura polifunzionale dedicata all’imprenditorialità sostenibile. Una formula flessibile con servizi integrati per sviluppare retail, marketing, branding. Presentazione al Forum CompraVerde a Milano.

e-co.Store FaSE (www.ecostorefase.com), il primo polo della sostenibilità, partecipa il 5 e 6 dicembre 2012 al Forum CompraVerde a Milano a Palazzo delle Stelline in Corso Magenta 61, con uno spazio informativo e un workshop di presentazione giovedì 6 dicembre alle ore 12.00, saletta Green Cotnact, dal titolo “Servizi integrati di retail e marketing B2B/ B2C, promozione e comunicazione. La risposta concreta di e-co.Store FaSE, struttura-sistema polifunzionale dedicato alle imprese della sostenibilità”.

In un momento di grandi interrogativi su consumi, produzione e distribuzione e in cui si fa sempre più urgente la ridefinizione dei modelli economico-sociali, una risposta concreta per le aziende protagoniste del cambiamento arriva da e-co.Store FaSE. Si tratta di una struttura-sistema polifunzionale che si estende su una superficie di 10mila mq su due piani open space, suddivisi in corner modulabili, e arredati, per esposizione, presentazioni, vendita, attività di business; vetrine virtuali informatizzate; spazi per eventi estemporanei; personale specializzato di orientamento al cliente; soluzioni articolate B2B e B2C; servizi finanziari e di consulenza; piani di comunicazione e promozione.

Presupposti del progetto sono il contenimento degli sprechi, l’investimento nelle rinnovabili, lo sviluppo di tecnologie green, un modo più consapevole di lavorare, produrre, usare, comportarsi e acquistare. Alle aziende il vantaggio di mitigare il rischio, eliminare i costi di gestione e manutenzione e pianificare gli investimenti, scegliendone la durata nel tempo. L’obiettivo è quello di sostenere il nuovo modo di “fare impresa”, aiutando le aziende con principi di sostenibilità a crescere e a rafforzarsi in Italia e all’estero.

Lo spazio disporrà di una grande area ristorazione e food, sale per incontri ed eventi e un calendario di manifestazioni che si svolgeranno nella suggestiva serra panoramica e nella grande piazza antistante l’edificio: attività culturali e di intrattenimento per coinvolgere il pubblico che sarà supportata da un’intensa comunicazione. Inaugurazione prevista: fine 2013.

La stessa sede testimonia il primo risultato di un’azione capace di attribuire all’esistente nuovi significati e di renderlo partecipe di processi di innovazione: e-co.Store FaSE nasce negli edifici storici del complesso Pigna di Alzano Lombardo (Bg), all’interno di FaSEFabbrica Seriana Energia – già luogo di eccellenza per lo sviluppo di sinergie tra attività produttive, espositive, di ricerca, didattiche, culturali, ricreative e commerciali; in partnership con EXPO2015 e in collaborazione con l’Università degli Studi di Bergamo.

e-co.Store FaSE è facilmente raggiungibile da Milano (uscita autostrada A4). All’interno del complesso è prevista la fermata della linea TEB che in 15 minuti raggiunge la stazione centrale di Bergamo e che a breve proseguirà fino all’aeroporto di Orio al Serio.

Change up!, realtà dedicata alla promozione della sostenibilità, collabora con e-co.Store FaSE per la ricerca e la selezione di imprese adeguate al progetto.
Chiediamo alle aziende di aiutarci a conoscere le loro specifiche esigenze attraverso la compilazione di un breve questionario: http://www.ecostorefase.com/index.php/it/questionario.
Più saranno le aziende che lo compileranno, meglio saranno individuate e formulate le soluzioni per le necessità dell'imprenditorialità sostenibile!











Raccontiamo i protagonisti di Change Up!Scelgo io 2012: Donna Lucia




E’ stato un piacere scambiare due chiacchiere con Donna Lucia per capire i presupposti della sua cucina e il progetto Superpolo.

Donna Lucia è sicuramente un “personaggio” per la sua spiccata personalità e particolarità. Eh sì, perché mette tutta la sua passione e creatività in quello che fa, per offrire una cucina sana e sfiziosa a tutti quelli che desiderino appagare il palato.
Dalla storica amicizia tra Superpolo e Donna Lucia è nata poi questa “gustosa” collaborazione.
I BioMenù di Donna Lucia nascono dalla sua passione per la cucina biologica, maturata in famiglia, l’amore interiore e la ricerca per la qualità della vita.

Sono preparati con i migliori ingredienti biologici e biodinamici arricchiti dalla fantasia e dalla creatività della cuoca!



Donna Lucia mi ha fatto provare alcuni piatti e mi ha spiegato le proprietà delle spezie che usa. Infatti i suoi menù sono aromatizzati con spezie e semi con riconosciuto valore preventivo della salute, quali curcuma, curry, fieno greco, aglio, erba cipollina, scalogno, cipolla, mandorle.  Ho avuto modo ad esempio di provare la Chia e di farmi raccontare tutto su questa Salvia Hispanica, appartenente alla stessa famiglia della menta: è un antico cibo, altamente nutriente, originario del Sudamerica e con una storia davvero affascinante che vi voglio raccontare. Gli Aztechi avevano sviluppato una conoscenza approfondita delle numerose proprietà di questa pianta, che utilizzavano come alimento per l'uomo e per gli animali, per uso medicinale e nelle cerimonie religiose. In Azteco la parola Chia vuol dire "forza". Ogni 100 g di semi contengono 20 g di Omega-3: 8 volte in più rispetto al salmone, 7 volte più Vitamina C rispetto alle arance, 5 volte più Calcio rispetto al latte, 4 volte più antiossidante del Mirtillo, 3 volte più Ferro rispetto agli spinaci, 2 volte più Potassio rispetto alle banane. E' una fonte proteica completa che contiene tutti i 20 amminoacidi noti, compresi quelli essenziali.
Chia è la pianta con il contenuto più alto di Omega-3 conosciuta sulla Terra. Non contiene glutine e può essere consumata tranquillamente dai celiaci. Ha inoltre un gradevole sapore nocciolato… e adesso capisco perché mi piaceva tanto! (adoro le nocciole :))). I semi si possono mangiare crudi così come sono oppure si possono mettere in ammollo per 15 minuti nell'acqua o nel succo di frutta: in questo modo si sviluppa una sostanza gelatinosa che si addensa e che può essere mangiata come un budino!
Marinella Scarico
www.marinellascarico.it

mercoledì 28 novembre 2012

Un bosco condiviso da secoli

Ecoturismonline ha pubblicato una notizia molto interessante. Si tratta del poco conosciuto Bosco delle Sorti della Partecipanza che si trova a Trino in provincia di Vercelli. Ogni anno a novembre si svolge l’assegnazione delle “sorti” tra i membri della Partecipanza affinché si prendano cura del bosco secondo principi eco-sostenibili certificati FSC®.
Solo i partecipanti hanno diritto alla raccolta della legna.
Questo bosco ha una storia antica e da oltre 800 anni è protetto e curato dalla popolazione locale, tanto che rappresenta il più antico esempio di conservazione di un patrimonio forestale. Il sistema funziona dal 1275, quando i suoi proprietari fondarono la Partecipanza, una “società di private persone, possidenti pro-indiviso un esteso terrimento boschivo”, che riunisce oggi 1300 soci.
Il bosco non ha una grande estensione, circa 600 ettari ma ha un grande valore simbolico.
Per saperne di più su Ecoturismonline si trova l’articolo completo.
http://www.ecoturismonline.it/ecoturismo/eco-itinerari/eco-itinerario-bosco-delle-sorti-della-partecipanza-trino-vercelli.html

martedì 27 novembre 2012

Raccontiamo i protagonisti di Change Up!Scelgo io 2012: Oxfam


In questo articolo vorrei parlarvi di Oxfam  Italia che a Changeup! Scelgo io® ha presentato le sciarpe del commercio equo e solidale. Devo dire che erano veramente belle e colorate e lo consiglio come regalo per un Natale solidale e utile!. Oxfam è una delle più importanti confederazioni internazionali nel mondo, specializzata in aiuto umanitario e progetti di sviluppo, composta da  17 organizzazioni di Paesi diversi che collaborano con 3.000 partner locali in oltre 90 paesi per individuare soluzioni durature alla povertà e all’ingiustizia. Partono da questo concetto: “siamo 9 miliardi di persone su questo pianeta. Oggi, 1 persona su 7 si addormenta a stomaco vuoto. Un’ingiustizia che non vogliamo più accettare”. E cosi che Oxfam si presenta, o meglio presenta uno dei tantissimi progetti che segue. Questo si chiama Coltiva per coltivare un futuro migliore!  


Ma Oxfam fa anche tanto altro:
-programmi di sviluppo: per aiutare le persone a migliorare le loro condizioni di vita, fornendo loro sostegno e risorse adeguate, favorendo processi di sviluppo sostenibili nel lungo periodo;
- interventi di emergenza : portano acqua, servizi igienico-sanitari e rifugi alle popolazioni vittime di conflitti e disastri naturali;
- campagne di opinione e sensibilizzazione: pubblicano analisi e organizzano eventi di informazione per influenzare le politiche che causano la povertà e l’ingiustizia globale.
Infine vi voglio parlare di un progetto che mi sta particolarmente a cuore, che è The Circle, associazione di donne per le donne.

Le donne di The Circle apportano idee, contatti, abilità ed entusiasmo per sostenere Oxfam Italia  nel combattere la povertà e l’ingiustizia, favorendo azioni di raccolta fondi, comunicazione  e sensibilizzazione. 
I dati parlano chiaro. Su 1,3 miliardi di persone che vivono in estrema povertà nel mondo, più di 2/3 sono donne e ragazze, la maggior parte di loro vive in zone rurali e il 70% dei bambini che non hanno accesso all’istruzione sono bambine. 
Ma le donne, da sempre, sono il motore del cambiamento. E insieme è possibile costruire un mondo libero dall’ingiustizia della povertà!
Marinella Scarico
www.marinellascarico.it


venerdì 23 novembre 2012

Raccontiamo i protagonisti di Change Up!Scelgo io 2012: Plinio il Giovane


Continua il racconto dei protagonisti  Change up! Scelgo io® 2012, oggi vi raccontiamo Plinio il Giovane.


"Gli arredamenti di ogni stand dell’evento Change up! Scelgo io® 2012 erano forniti da Plinio il Giovane. Mi sono subito piaciuti molto e così, mentre eravamo seduti sulle loro comodissime sedie, mi sono fatta raccontare la loro storia e il loro progetto. Mario Prandina, in arte Plinio il Giovane, porta avanti la sua campagna sociale nel rispetto dell’ambiente e dell’uomo e la falegnameria etica nasce all’interno della Cooperativa e.s.t.i.a., che dal 2003 inizia la sua esperienza nelle carceri milanesi con l’obiettivo ultimo di favorire il reinserimento sociale e professionale di persone detenute ed ex-detenute. Queste due realtà hanno dato vita a un progetto congiunto, per cui prodotti storici della collezione Plinio il Giovane vengono realizzati rivestiti di un nuovo valore etico: un’operazione no profit, perché i ricavati della vendita saranno reinvestiti per dar vita a una collezione completa. Mobili fatti a mano con l’unico scopo di dar forma ai nostri sogni.. un sogno che parte dal 1975.

Il progetto che hanno lanciato è design eco social, un nuovo modo di fare impresa, con prodotti fatti è a mano ad alto contenuto estetico e un pari valore sociale. L’obiettivo è il recupero di persone disagiate tramite il lavoro creativo e manuale.
Se volete vedere il video di presentazione del progetto fatto a change up! cliccate qui.

Progetti di valore e imprenditori che investono in questo tipo di progetti meritano di essere raccontati e diffusi. Change up! ne ha parlato, se volete vedere il video di presentazione del progetto fatto a  Scelgo io 2012 cliccate qui.
Passate inoltre a trovarli nei loro show room, i loro mobili sono comodi, belli e originali e quello che vi trasmetteranno è quello che hanno trasmesso a me: dare forma ai vostri sogni ! Ogni tanto qualcuno lo fa, per non smettere mai di sognare...."

Marinella Scarico

www.marinellascarico.it

giovedì 22 novembre 2012

Raccontiamo i protagonisti di Change Up! Scelgo io 2012 : Fem Paglia



Come avrete avuto modo di vedere  Marinella Scarico è stata la blogger del nostro evento Change up! Scelgo io® 2012  e oltre ad avervi raccontato il prima e il durante dell’evento, ha conosciuto tutti i nostri espositori e vuole “narrarveli”. Perché ognuno di loro ha una storia da raccontare.
Iniziamo da Fem Paglia.

“Ho parlato con queste ragazze simpaticissime e piene di vita. Mi hanno raccontato la loro storia e mostrato loro prodotti.
Margherita, Francesca e Giulia sono sorelle e decidono di scommettere sulla loro creatività, iniziando a lavorare in un progetto di moda e accessori che puntano all’originalità del fare. Cominciano cosi a ritirare pezzi di fine serie di grandi industrie tessili  del Nord Italia e a creare piccole collezioni di abbigliamento  (camicie, cappotti, gonne). Le stoffe sono cosi belle che anche gli scarti hanno nuova vita: spille, clips, cinture, bordure dei vestiti ecc.
E ho avuto modo di constatarlo di persona. Pezzi unici e di grande qualità!

Bello ed etico non sono quindi concetti lontani, ma possono incontrarsi felicemente e convivere. E le Fem Paglia lo dimostrano con l’entusiasmo e la passione che mettono nel loro lavoro. Basta parlare con loro due minuti.

Se volete saperne di più, andate sul loro sito e visitate lo show room, oppure guardate i prossimi eventi e fiere a cui saranno presenti con i loro originali prodotti!

Marinella Scarico
www.marinellascarico.it

mercoledì 21 novembre 2012

Guardare dietro il tendone, non è difficile!

Lasciano a dir poco allibiti le dimostrazioni di stima e interesse nei confronti del circo basato sullo sfruttamento degli animali come quella del Premio “Vittorio De Sica” che lo scorso 6 novembre al Quirinale è stato assegnato al”circo equestre” o la notizia dell’Udienza della “grande famiglia del circo” e dello spettacolo popolare con Papa Benedetto XVI in programma per il 30 novembre e il 1° dicembre (non sono forse creature di Dio anche gli animali? Lasciamo perdere...) . Come mai le istituzioni appoggiano e sovvenzionano questa attività? Un’attività, quella del circo, nata come abietto spettacolo itinerante per mettere in mostra dapprima  i cosiddetti “fenomeni da baraccone“ ovvero sfortunati “casi umani” e in seguito spettacolo con animali costretti a esercizi totalmente innaturali a suon di frustate, pungoli uncinati, deprivazioni di ogni sorta e scosse elettriche. Uno “spettacolo” che è l’emblema della menzogna. Tutto quello che si vede in scena è falso e ottenuto a caro prezzo: enormi sofferenze da parte di animali strappati al loro habitat naturale, costretti in  gabbie e container a viaggi estenuanti, climi totalmente diversi da quelli cui sono abituati (pensiamo a un elefante africano nel piazzale di un circo a Milano in gennaio). Animali a cui è stata strappata la vita, spesso drogati per piegarsi al volere dei loro aguzzini. Uno “spettacolo” altamente diseducativo per i bambini che imparano quanto l’uomo con la forza e la crudeltà possa soggiogare i più deboli. Molte città d’Europa hanno vietato l’attendamento dei circhi con gli animali e domenica scorsa c’è stata una manifestazione a Milano, partita da piazza della Scala di fronte al Comune, che ha percorso via Matteotti e corso Venezia per arrivare ai Giardini di Via Palestro. A gran voce abbiamo chiesto al Sindaco Pisapia di dare un segno di civiltà alla nostra città. Una manifestazione colorata, organizzata da LAV e altre associazioni milanesi, che ha visto la presenza di artisti di strada e giocolieri, musicisti, un coro gospel. In tanti sulle note di “Alegria” il brano di uno spettacolo del Cirque du Soleil (spettacolo circense in cui solo gli umani sono ammessi) abbiamo cercato di dare voce ai tanti animali rinchiusi dietro le sbarre di odiose gabbie mobili e al cucciolo di giraffa morto a Imola un mese fa per arresto cardiaco dopo essere fuggito dal circo Rinaldo Orfei.

martedì 20 novembre 2012

“E’ possibile vivere sani, appagati, senza sprechi e nel rispetto di tutte le creature?”


Questo il titolo-domanda che ha dato il via al bar camp della terza edizione di Change up! Scelgo io®
(Palazzina Liberty, Milano, 20 ottobre 2012). Forse la domanda può sembrare una provocazione o un ideale irraggiungibile: né l’una né l’altro, noi crediamo sia possibile. Ed è il presupposto che ci ha spinte a far incontrare blogger e pubblico, perché pensiamo che lo scambio di idee e di informazioni tra le persone possa innescare e accelerare questo processo di autentico ben-vivere.
Al camp hanno partecipato giovani donne Giusy D’Addio, Marta Albé, Sara Francesca LisotArianna Bosio – che da tempo hanno intrapreso un percorso, ognuna con la propria personalità e la propria storia, verso un modo di agire più consapevole, più informato, più personale e allo stesso tempo più sociale
E così Giusy ha raccontato come sia nata la sua ricerca a partire da problemi di salute dopo il trasferimento a Milano e quanto si possa scoprire per prendersi cura di sé in modo responsabile, grazie a un’informazione a tutto tondo, senza accontentarsi di risposte “facili” su alimentazione, cure mediche, rapporto con se stessi; Marta ha dimostrato come un orticello sul balcone possa cambiare importanti dettagli del quotidiano, già con il semplice fatto di dedicare un po’ di tempo “a mettere le mani nella terra” e sorprendendosi nel vedere la “scalata” delle piantine di fagioli; Sara ha invece scoperto, grazie alla convivenza con una famiglia bretone, la possibilità e le risorse di una vita più semplice; infine Arianna, dopo aver iniziato a leggere le etichette dei prodotti di uso comune (pulizia casa, detergenza personale, cosmesi..), si è accorta che la maggior parte di essi significano sofferenza per gli animali su cui vengono testati e da allora si è organizzata per utilizzare solo prodotti cruelty free. Potete seguire i loro blog, commentare, domandare, sono tutte disponibilissime. 
E dunque, sembra ancora così impossibile dire sì alla domanda che abbiamo posto? Che poi non mira certo alla perfezione (altrimenti sì sarebbe utopia), bensì al Pensiero che fa riflettere prima di attuare una scelta, un Pensiero di attenzione e sensibilità che spinge a porsi domande e che stimola la curiosità, per non accontentarsi delle “ricette preconfezionate” di un illusorio benessere cui siamo stati abituati e che i tempi odierni stanno smascherando inesorabilmente.. Qui ci piace chiudere citando il libro del biologo e scrittore canadese David Suzuki, “L’eredità”, un racconto di verità sul difficile mondo in cui viviamo, ma anche un racconto di speranza: “Ora che i miei se ne sono andati e anch’io sono diventato anziano, il mio pensiero va alla mia stessa mortalità e spero di avvicinarmi alla morte con la stessa dignità e accettazione di mio padre. […] L’universo non è uno spazio semivuoto, bensì è occupato da un evanescente intreccio di forze d’attrazione, da alcuni ritenute la base dell’amore, che formano parte integrante della più ampia trama del cosmo. […] Tra i miliardi di stelle che formano parte di quella galassia, il nostro Sole è una delle tante. Sul suo terzo pianeta, la Terra, un semplice puntino nell’immensità del cielo, è comparsa la vita nell’ultimo quarto dell’esistenza del cosmo. All’ultimissimo momento accadde qualcosa di straordinario: dalla Natura emerse una creatura dotata di autocoscienza, di un’abbagliante creatività e della capacità di provare amore e
meraviglia.[…] Siamo la più recente delle forme di vita del pianeta, una specie giovane ma precoce nel prefigurarsi il suo posto nel cosmo e sognare mondi ancora da venire. Sono convinto che siamo capaci di cose ben più grandi, di riscoprire la nostra casa, di trovare modi per vivere in equilibrio con gli elementi sacri e di creare un futuro pieno di felicità e significato, che sono la nostra vera ricchezza. Morirò prima che i miei nipoti siano diventati adulti e abbiano avuto figli a loro volta, ma nutro la speranza che il loro futuro sia ricco di opportunità, bellezza, meraviglia e armoniosa convivenza con il resto della creazione. L’unica cosa che ci serve è l’immaginazione per sognarlo e la volontà per trasformare il sogno in realtà”.

Ambiente assente nei dibattiti politici

In previsione delle prossime elezioni, a cominciare dalle primarie dei due schieramenti, Greenpeace ha lanciato la sua “sfida alla politica fossile” con la campagna IoNonViVoto.org.

Si chiede ai politici con forza di inserire nei loro programmi politiche serie su questioni che riguardano il cambiamento climatico, l’ambiente, il lavoro e lo sviluppo del Paese, a tutt’oggi pressoché assenti nei dibattiti politici e nei programmi. I dati sono noti: 570 morti in Italia a causa del carbone e danni per oltre 2,6 miliardi. E nonostante tutto continuano a promuovere carbone e petrolio rallentando lo sviluppo delle energie rinnovabili.
La campagna è partita online e con l’affissione di manifesti che ritraggono i vari politici di ogni schieramento con il messaggio chiaro: se continuate a ignorare le istanze dell’ambiente non avrete il nostro voto. Non è un messaggio astensionista come certamente vorranno fare passare, bensì un’indicazione concreta di quello che i cittadini chiedono.
Iniziativa analoga quella dell’Associazione Italian Climate Network che ha lanciato la campagna "Silenzio Climatico", sulla scia di quella americana “Climate Silence” (http://climatesilence.org). Italian Climate Network propone ai candidati delle primarie del Centrosinistra e del Centrodestra - e ai futuri candidati premier - un decalogo sulle politiche climatiche ed energetiche dell'Italia del futuro. 
https://www.facebook.com/ItalianClimateNetworkk

mercoledì 14 novembre 2012

La bellezza del rispetto

Cosmesi naturale, biologica, organica, cruelty free…
i consumatori sono informati sul significato di queste definizioni? Sanno come i cosmetici influiscono su benessere, salute e ambiente? Se ne è parlato alla tavola rotonda dal titolo  “Il valore della Bellezza. Equilibrio, Rispetto, Salute organizzata da Change up! nell’ambito della manifestazione Change up! Scelgo io® (Palazzina Liberty, Milano 19-21 ottobre 2012), dedicata al benessere naturale e alle scelte sostenibili, in occasione della quale un panel di esperti ha fornito informazioni su definizioni, ingredienti, filiere produttive, test sugli animali… Tutto ciò che serve per orientarsi al momento dell’acquisto, a dispetto di ingannevoli messaggi che puntano su parole come “naturale” per attrarre il consumatore.

Riccardo Anouchinsky di ICEA , ha fornito alcuni dati sull’andamento della cosmesi naturale nel mercato europeo, confermando la Germania il paese più sviluppato.
Uno dei problemi resta certamente quello delle certificazioni. Qui si entra in un mondo frammentato e in un mercato autoreferenziale. L’intenzione è quella di creare, a partire dal gennaio 2015, un sistema unificato per l’Europa da Cosmos Standard (www.cosmos-standard.org) riunisce i principali enti certificatori europei: ICEA per l’Italia, Ecocert e Cosmebio per la Francia, BIDH per la Germania e l’inglese Soil Association.
Purtoppo ancora oggi il consumatore è piuttosto “indifeso” nei confronti dei prodotti cosmetici, in quanto termini come “biologico” e “naturale” possono essere assimilati a prodotti che contengono anche solo una piccolissima percentuale di ingredienti naturali e possono essere pubblicizzati con queste diciture. L’unica arma che il consumatore ha a sua disposizione è quella dell’informazione: leggere sempre con attenzione le etichette con gli ingredienti e laddove non siano chiari alcuni termini o sigle attuare una piccola ricerca personale.
Antonella Rendinelli, medico-chirurgo, settore vivisezione LAV Milano, ha invece affrontato il tema dei test cosmetici sugli animali. A partire dall’11 marzo 2013 l’Unione Europea dovrebbe bandire i test cosmetici anche sulle materie prime sugli animali. Qui purtroppo il condizionale è d’obbligo, in quanto gli interessi in gioco sono molti La vera sfida oggi è incentivare la ricerca alternativa più sicura e certamente più etica.
Sul tema dei packaging è intervenuta Elisabetta Cianfanelli, docente del Corso di Industrial Design all’Università degli Studi di Firenze. La plastica e la carta (rispettivamente con il 41% e il 36%) sono gli imballi più utilizzati nel settore della cosmesi. Il Corso di Industrial Design sta portando avanti alcune ricerche sul packaging per creare nuove soluzioni di confezionamento in cartone dei prodotti per i diversi settori del made in Italy.
Estendendo il discorso alle nostre scelte di benessere legate ai centri e alle spa, quali parametri possiamo considerare? M. Cristina Ceresa, direttore responsabile GreenPlanner, ha spiegato come informarsi prima di scegliere, ad esempio optando per le strutture certificate ClimaHotel che considera elementi come l’efficienza degli edifici, il risparmio energetico, la gestione dei rifiuti, i materiali utilizzati, la mobilità, la gestione delle risorse idriche.
Infine si è parlato del rapporto far bellezza e alimentazione perché “noi siamo quello che mangiamo” e la qualità del cibo ha una notevole influenza sulla salute. Eugenio Barbieri, "il Poeta Contadino" che ogni domenica partecipa alla trasmissione Linea Verde (Rai1) ha anciato un messaggio forte. L’agricoltura deve tornare nelle mani dei contadini, non si può continuare con lo sfruttamento intensivo della terra e tantomeno concedere a quattro multinazionali di possedere le sementi: una grave minaccia alla biodiversità, oltre che ai contadini di tutto il mondo. Riallacciandosi al discorso degli OGM, Gianni Carletti, direttore Ricerca&Sviluppo Biosophia, ha spiegato che questi ultimi sono addirittura già superati dalle nanotecnologia sia nell’alimentazione sia nella cosmesi (in particolare per realizzare i filtri delle creme solari). Uno scenario inquietante poiché gli effetti sulla nostra salute e sulla natura non sono ancora chiari.
La tavola rotonda è stata promossa da Change up! Associazione che ha pubblicato gli Atti sul sito. 

mercoledì 7 novembre 2012

Nuovo e-shop sul sito TU&TU

Rinnovato nella grafica, il sito del marchio eco-fashion TU&TU, associato a Change up!,presenta un’importante novità: la sezione e-shop. Qui si possono trovare tutti i pezzi della collezione di abbigliamento e accessori realizzati secondo la filosofia del brand. Capi made in Italy ed animal-friendly, realizzati con tessuti biologici ed eco-sostenibili nel rispetto dell’ambiente, delle persone e degli animali. Valori che la stilista abbina a un design originale, sofisticati abbinamenti cromatici  e qualità. Da oggi basta un clic per rendere più bello e più “etico” il proprio guardaroba www.tuetu.it .

lunedì 5 novembre 2012

Il temporary shop per prodotti “green”

Change up! ha inaugurato nel febbraio scorso i primi temporary shop dedicati esclusivamente alle realtà ecologiche e sostenibili nel cuore di Milano, perché crede nelle potenzialità di questa formula innovativa che unisce marketing, branding e vendita. Il temporary shop è essenzialmente un efficace strumento di comunicazione che consente un accesso diretto al consumatore, la presentazione dei prodotti e la sperimentazione di nuove strategie limitando gli investimenti nel tempo

Il commercio vive di fantasia e necessità di idee nuove e della costruzione di nuove categorie e nuove formule.
I prodotti “green” che fanno ancora fatica a inserirsi nella distribuzione tradizionale e che necessitano di una comunicazione approfondita per raccontare al pubblico il valore aggiunto che contengono, possono trovare nelle formule temporary un adeguato format di comunicazione e una strada concreta per incontrare il consumatore attraverso originali linguaggi di comunicazione con notevoli vantaggi economici: riduzione del rischio e dei costi di gestione e manutenzione, maggiore impatto e visibilità, maggiore velocità dei tempi di assorbimento. Il temporary rappresenta anche un valido strumento di test per conoscere il proprio target e ascoltarlo. In un momento di difficoltà economica come quello attuale investimenti limitati nel tempo e pianificabili escludono gli impegni gravosi tipici dell'apertura di un punto vendita. Il temporary può essere una strada interessante da percorrere che offre soluzioni personalizzate di retail e comunicazione.
Change up! è socio di Assotemporary.