martedì 20 novembre 2012

Ambiente assente nei dibattiti politici

In previsione delle prossime elezioni, a cominciare dalle primarie dei due schieramenti, Greenpeace ha lanciato la sua “sfida alla politica fossile” con la campagna IoNonViVoto.org.

Si chiede ai politici con forza di inserire nei loro programmi politiche serie su questioni che riguardano il cambiamento climatico, l’ambiente, il lavoro e lo sviluppo del Paese, a tutt’oggi pressoché assenti nei dibattiti politici e nei programmi. I dati sono noti: 570 morti in Italia a causa del carbone e danni per oltre 2,6 miliardi. E nonostante tutto continuano a promuovere carbone e petrolio rallentando lo sviluppo delle energie rinnovabili.
La campagna è partita online e con l’affissione di manifesti che ritraggono i vari politici di ogni schieramento con il messaggio chiaro: se continuate a ignorare le istanze dell’ambiente non avrete il nostro voto. Non è un messaggio astensionista come certamente vorranno fare passare, bensì un’indicazione concreta di quello che i cittadini chiedono.
Iniziativa analoga quella dell’Associazione Italian Climate Network che ha lanciato la campagna "Silenzio Climatico", sulla scia di quella americana “Climate Silence” (http://climatesilence.org). Italian Climate Network propone ai candidati delle primarie del Centrosinistra e del Centrodestra - e ai futuri candidati premier - un decalogo sulle politiche climatiche ed energetiche dell'Italia del futuro. 
https://www.facebook.com/ItalianClimateNetworkk

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