domenica 16 dicembre 2012

La falsa scienza che uccide

Il Convegno che si è tenuto al Centro Civico di Milano 2 giovedì 13 dicembre, organizzato da Federica Nin e Silvia Eid, si è incentrato sulla domanda “Gli animali e la ricerca. La sperimentazione animale è utile al progresso scientifico?” La risposta è stata data dal dottor Stefano Cagno, medico antivivisezionista, autore di libri e da anni impegnato nella lotta alla vivisezione o sperimentazione animale. Accanto a lui la relazione della biologa Monica Girardi che ha approfondito la tematica dei metodi sostitutivi.

La vicenda di Green Hill ha aumentato l’interesse dell’opinione pubblica nei confronti della sperimentazione animale, tema per troppo tempo trascurato dai media e considerato quasi tabù, grazie anche alle pressioni della comunità scientifica per tenerlo nascosto e lontano dalla vita delle persone. In realtà è un argomento che ci riguarda tutti da vicino. .Da questa sciagurata “pratica” infatti dipende la salute della popolazione mondiale, oltre che la vita di un numero enorme di animali uccisi e torturati ogni anno nei laboratori.
E i numeri sono davvero spaventosi: solo in Italia nel 2007 sono stati uccisi 908.002 animali di varie specie, dai roditori ai cani, dagli ovini ai pesci. Nel 2008 sono state 864.318 le vittime e nel 2009 830.453 (fonte Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana). I dati relativi agli ultimi anni non sono ancora disponibili ma certamente purtroppo non mostreranno riduzioni consistenti su queste cifre. Sì perché la sperimentazione animale è ancora la “metodologia” ufficiale per testare ogni sostanza che andrà a contatto con l’uomo, dai farmaci ai detersivi per la casa, fino al teflon delle pentole.
Non abbiamo inoltre dati certi sull’utilizzo di anestetici e analgesici utilizzati per alleviare le sofferenze degli sfortunati soggetti detenuti negli stabulari. Sappiamo che in Gran Bretagna il 70% degli esperimenti non ne contempla l’utilizzo in quanto l’anestetico può alterare i risultati dell’esperimento stesso.
Stefano Cagno ha ricordato la Teoria delle 3 S:
1. Specie: ogni specie ha caratteristiche biologiche non confrontabili (vale anche per il confronto uomo-scimpazè che pur condividono il 99% del dna)
2. Stabulazione: la permanenza degli animali negli stabulari altera le risposte biologiche. Lo stress e le condizioni innaturali cui sono sottoposti incide notevolmente ad esempio sul sistema immunitario. La stessa cosa è stata verificata negli Stati Uniti con esperimenti su volontari detenuti nel braccio della morte la cui componente depressiva ha modificato il sistema immunitario.
3. Sperimentazione: le patologie sperimentali indotte sugli animali possiedono caratteristiche diverse rispetto a quelle insorte spontaneamente.

La genetica ci dice che ogni specie è diversa anche quando c’è vicinanza fra le specie come ad esempio ratti e topi.
In passato, ammette Stefano Cagno, da un punto di vista scientifico gli esperimenti sugli animali sono serviti per conoscere le funzioni dei sistemi biologici ma si parla di secoli fa.
Sul settimanale Panorama sono state pubblicate le 10 domande poste da Stefano Cagno a celebri nomi della comunità scientifica. Ad esempio perché esistono farmaci a uso umano e altri a uso veterinario, perché i ricercatori non vogliono che avvii un processo di validazione dei modelli animali, ad oggi si sperimenta contemporaneamente su animali e uomini. Perché sono stati creati animali modificati geneticamente e quindi “umanizzati” come ad esempio l’oncomaus brevettato nel 1988, un topo che sviluppa il tumore alle mammelle; perché dopo la sperimentazione animali bisogna comunque sperimentare anche sugli uomini: il 92% dei farmaci che superano la i test sugli animali non sono poi validi per gli uomini; perché oltre il 50% dei farmaci presentano gravi reazioni avverse dopo la commercializzazione (100mila persona negli Stati Uniti muoiono a causa delle reazioni dei farmaci); perché si usano i roditori dato che fra noi e loro ci sono circa 1.500 geni diversi quindi 1.500 variabili; perché studiamo malattie degenerative su animali come i ratti che vivono 2/3 anni; perché studiamo le malattie della mente su animali ch non possono paralare; perché farmaci tossici sugli animali passano poi agli uomini come ad esempio il Tamoxifene.

Metodi sostitutivi
La scienza e la tecnologia sono andate avanti e oggi ci sono validi metodi sostitutivi per la ricerca come la biopsia e l’autopsia, le colture di tessuti e cellule in vitro, modelli matematici.
A Ispra, sul Lago Maggiore, si trova l’ECVAM, European Centre for Validation of Alternative Method dove si convalidano gli esperimenti alternativi e dove si crea un dialogo fra aziende, università e ricercatori.
Purtroppo l’informazione su questo argomento è ancora poco diffusa soprattutto perché c’è l’interesse a non fare emergere la realtà con conseguenti perdite di raccolta fondi e stanziamenti per una ricerca arcaica, dannosa e crudele. Molte persone ignare e in buona fede davanti all’immagine di un bambino malato fanno donazioni agli istituti di ricerca tradizionale che purtroppo finché procede su questa strada non farà progressi significativi per aiutare quel bambino. http://www.novivisezione.org
Ma possiamo fare qualcosa: è in atto infatti una petizione europea contro la vivisezione e tutti possiamo firmare online o presso la Leal (Lega AntiVivisezionista) www.leal.it.  Per raggiungere l’obiettivo ci vogliono almeno 1 milione di firme valide raccolte in almeno sette Paesi dell’UE www.stopvivisection.eu.  
Silvia Massimino

martedì 11 dicembre 2012

Raccontiamo i protagonisti di Change Up!Scelgo io 2012: Vipot

Vipot e´ sinonimo di vaso naturale. Vipot e’ l´unica alternativa ai vasi in plastica oggi usati, sia per la coltivazione sia per il mantenimento in casa e per l’uso domestico in genere. Vipot e´  completamente naturale ed è prodotto attraverso un impasto composto da un’amalgama vegetale e da un materiale di risulta, la LOLLA DI RISO, ricavata dalla sbramatura del risone, che rappresenta l’85% della massa. Il restante 15% è composto dal sudetto amalgama, che ha ben 6 formulazioni diverse che identificano la durata e caratterizzano il prodotto VIPOT nella sua unicità oggi sul mercato. Leggero ma resistente, con caratteristiche meccaniche sostitutive ai vasi in plastica e anche migliori, è disponibile in una vasta gamma di forme e colori, per applicazioni tecniche e decorative. Riconoscete il loro stand dai bellissimi colori e dalle tantissime piantine seminate nei loro vasi ! 
  

Un mix di profumi e di colori che vi sorprenderà! Dopodiche´ fatevi raccontare da Stefania cosa e´Vipot!
Il suo entusiasmo e la sua professionalita´ vi colpiranno e non potrete non acquistare un vaso per la vostra casetta :) (io ne ho presi 2 :) Vipot e´ anche Orto alla finestra, Stefania ci ha raccontato come realizzare un mini-orticello casalingo da balcone o addirittura da davanzale, facendo crescere le piantine rigogliose e felici in un vaso Vipot. 

Questo vaso è modellato col calore e con la pressione, senza utilizzo di materiali tossici o inquinanti, rappresentando così una valida alternativa ecologica alla plastica. Stefania e Vipot ci hanno lasciato anche un piccolo “vademecum” su come coltivare alcune piante. Ringraziandoli, voglio condividere con voi alcuni suggerimenti.. 

Peperoncino:va seminato in cassette-semenzai da tenere al riparo, bagnado spesso e abbondantemente. Il seme va interrato a una profondità di uno /due cm. Dopo 2 mesi, quando le piantine hanno 5-6 foglioline, metterle a dimora nel terreno precedentemente preparato. Importante: l´irrigazione ogni ¾ giorni in semento e ogni 5-6 in dimora. 
Pomodoro: è preferibile la semina in semenzaio, con successivo trapianto sul terreno. Il terreno deve essere fertilizzato con moderata ma regolare irrigazione (al mattino o al tramonto).  L´esposizione deve essere assolata e necessita installazione di sostegni. 
Le viole: si semina tra marzo e aprile in semenzaio. Si semina in luglio-ottobre in semenzaio con terra leggera. in autunno o primavera si portano a dimora le piantine che hanno sviluppato apparato radicale con 3-5 foglie, a una distanza di 15-30 cm. Le viole preferiscono essere in penombra e desiderano frequenti annaffiature, sopratutto nei periodi caldi. Fateci sapere se provate a seminare queste piantine e ringraziamo Vipot per i suoi suggerimenti!

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Raccontiamo i protagonisti di Change Up!Scelgo io 2012: Bionature

Bionature a Change up!Scelgo io® mi ha permesso di provare i trattamenti viso Palmea e il trucco Couleur Caramel e di farmi raccontare la loro storia e le caratteristiche dei loro prodotti.
Amore per la natura e per il benessere si incontrano nel gruppo BioNature, la prima catena retail italiana dedicata a tuttotondo al benessere della persona. 

Un’avventura imprenditoriale che nasce tre anni fa, ma già forte di importanti esperienze pregresse. Presso i centri BioNature troviamo prodotti che spaziano dai cosmetici bio agli integratori alimentari, dalle tisane, all’oggettistica, senza dimenticare le rivoluzionarie “Mbt shoes” (le scarpe dalla suola ricurva per migliorare postura e tonicità muscolare).

  

Inoltre, tutti i centri offrono un’equipe di esperti in grado di orientare la scelta anche di chi si trovi all’inizio di un percorso di benessere, offrendo servizi innovativi e consulenze personalizzate Mi raccontano poi dei trattamenti Palmea: origine naturale, no a test su animali, nickel tested, controllata da Icea per Lav, eco bio certificata, no coloranti, no siliconi, no ogm ecc.
Mi illustrano poi gli “attivi” di Palmea: dattero che agisce sui sistemi antiossidanti della nostra pelle, olio di semi di palma per nutrire la pelle, olio di cocco come elasticizzante e tantissimi altri prodotti. A testimonianza che il benessere, come abbiamo detto piü volte e come i protagonisti di Scelgo io dimostrano, puö essere bio e naturale, senza infierire sull’ambiente e sugli animali! E quindi con un’attenzione a 360° sulla nostra Salute.
Trovate Bionature a Milano e in tanti shop in tutta Italia. Interessante e´ anche il servizio di consulenza che offrono. BioNature propone una serie di test e di consulenze effettuati da esperti naturopati e professionisti che operano da molti anni nel settore. I test avvengono in spazi riservati in tutti i punti vendita Bionature. Qui maggiori dettagli e i test che vengono effettuati.
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Raccontiamo i protagonisti di Change Up!Scelgo io 2012: Ringana




Non conoscevo la cosmesi Ringana. Le gentilissime ragazze presenti allo stand mi hanno raccontato tutto e le caratteristiche dei prodotti. 
Le parole chiave di questi cosmetici e integratori sono freschezza innanzitutto, oltre alla totale assenza di additivi chimici e conservanti. E ancora, mancanza di compromessi nella loro formulazione e da ultimo, ma non meno importante, la commercializzazione che avviene direttamente dal produttore al consumatore.
Altra cosa molto importante: non sono testati sugli animali, come potrete vedere dalle etichette.

Insomma, Ringana e´ naturalezza, etica, lunga durata e freschezza ed e´ questo il messaggio che passa parlando con loro.

Oltre alla cosmesi, mi raccontano che tra i prodotti ci sono anche gli integratori alimentari, perché l´alimentazione e´ importante e anch´essa deve essere salutare e basata su sostanze naturali.



L´obiettivo di Ringana è far sentire bene i propri clienti in armonia con la natura, la quale fornisce tutti gli ingredienti necessari per la cosmesi fresca, senza la necessità di usare additivi chimici. Quello che serve è un corretto metodo di estrazione, associato a lavorazione e combinazione dei principi attivi che esaltino le proprieta´degli ingredienti. L’azienda, attenta all’impatto ambientale, ritira le confezioni vuote. Fra i prodotti Ringana, latte detergente, sieri antirughe,latte corpo, shampo; e ancora, i “Ringana packs”: frutta, verdura ed erbe liofilizzate che permettono di procurarsi le fibre vitali che spesso neanche un alimentazione equilibrata riesce a fornire. Ma anche integratori alimentari per il cuore, per il sistema immunitario, per la memoria, per lo stomaco, per lo sport, il sonno e molto altro ancora, per una vasta gamma di prodotti tutti naturali. Come dovrebbe sempre essere!
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martedì 4 dicembre 2012

Raccontiamo i protagonisti di Change Up!Scelgo io 2012: Angi Skin Care



E’ stato un piacere parlare con le sorella Angi. Cinzia mi racconta la loro storia e il loro percorso. Il progetto  Angi Skin Care, nasce a Boffalora nel 1999. Cinzia Angi ha un’esperienza nel campo estetico di oltre vent’anni. Nel tempo le sue scelte di vita personali hanno coinciso con un nuovo modo di concepire il proprio lavoro, verso la ricerca di altra-bellezza lontana da false promesse e stereotipi. Per un bello  in armonia con ritmi e natura, grazie a una cosmesi intesa come sano nutrimento per la pelle, così come il buon cibo lo è per l’organismo. In seguito alla formazione presso la Skin Care Clinic and School of Switzerland  (nota per le sue ricerche cliniche sulle alternative non invasive per il ringiovanimento cutaneo), ha intrapreso un percorso affascinante e ricco di soddisfazioni, nel pieno rispetto di un organo così straordinario portatore di bellezza ed equilibrio. 

 

Cinzia Angi oggi si dedica a trattamenti correttivi per  l’equilibrio e la bellezza della pelle con formulazioni cosmetiche biodinamiche e preparati biotecnologici ad alta attività.  

Lavora con lei la sorella, Sabrina Angi, con una formazione artistica e una creatività che le permettono di occuparsi di tutti gli aspetti “visual”: dal make up a originali creazioni di carta, sorta di scultorei origami che avvolgono e proteggono, proprio come la pelle.
Ho avuto modo di provare a change up il trattamento alla zucca, vellutatissimo e leggero. Cinzia mi spiega che perche´ sia benefico il trattamento e´ essenziale che il tocco sia leggero ma rtimico e consapevolo. 
Vi segnalo il loro trattamento bio agli estratti di rosa, Un prezioso trattamento per la bellezza del viso. Acqua di rosa ed estratto dei suoi petali cera ed olio essenziale di rosa damascena burro di mango, olio di avocado olio di mandorla, viola del pensiero ed altea. Tutto questo per rigenerare la vostra pelle affaticata e secca.


Andate a trovarle presso il loro studio e regalatevi un trattamento per la vostra pelle!
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lunedì 3 dicembre 2012

Raccontiamo i protagonisti di Change Up!Scelgo io 2012: Pedano


A change up ha esposto anche Pedano. E Marinella continua il suo racconto dei protagonisti, parlandoci di loro. Non conoscevo la storia di Pedano  e così me la sono fatta raccontare, per scoprire che è molto lunga: parte infatti nel 1966. L'attenzione per l'uomo e per la società da sempre guida Pedano nella realizzazione dei suoi mobili.Partono per arredare le case degli operai, finiscono in quelle di imprenditori ed intellettuali. Con coraggio usa il “multistrato” e il “truciolare”, senza mistificarli. Poi cambiano le prospettive, trasforma il multistrato in “millefogli” e ne fa mobili che sono opere d'arte. Nei più ricchi anni Ottanta ritorna al legno massiccio, ma dimenticando la pesantezza del noce e del palissandro a favore del ciliegio americano, caldo e luminoso. Non si ferma qui e allarga la sua proposta a tutti gli ambienti e alle necessità della casa. Mi raccontano che negli anni Novanta scoprono l'importanza del riposo per la salute della persona e incomincia la ricerca del sistema “letto perfetto”. La soluzione è la combinazione dei materassi in lattice naturale con le doghe sospese Junco. Con una filosofia sempre fedele a se stessa: solo legni naturali e materiali ecologici!. Il loro obiettivo è  “arredare bene per vivere meglio”, in nome dell'armonia e della coerenza.
 

Pedano è stato il primo divulgatore della cultura del dormire sano in Italia e sappiamo quanto sia importante dormire bene! Egli inizia le ricerche sui materassi in lattice nel 1986,convinto del benessere che si raggiunge dormendo su materassi di questo tipo. Allo stesso tempo  incomincia a divulgare la cultura del dormire sano – argomento fino ad allora mai trattato nel nostro Paese - grazie anche a numerosi servizi giornalistici e televisivi: un sonno su materassi naturali non solo previene, ma migliora anche i più svariati problemi di salute! 
Se vi capita di incontrarli in qualche fiera provate i loro materassi!!! :))) Oppure passate a trovarli nel loro show room a Milano. Interessante anche andare sul suo sito per leggere le testimonianze di chi ha provato i loro prodotti; vi consiglio di leggetele, sono storie vere di chi ha “testato” e acquistato i letti Pedano. Le trovate qui.

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