giovedì 28 giugno 2012



IL RITMO DELLA VITA RENDE "SLOW" LA BELLEZZA!


Martedì 12 giugno ci trovavamo nella sofisticata lounge di UNA Hotel Tocq a Milano per la  presentazione di Slow Mood, la nuova limited edition make-up autunno-inverno Dr. Hauschka che avrà il suo lancio ufficiale a settembre. Dice il claim: “un mood rilassato per essere belle” e non appena inizia la performance, il tuffo fra colori, profumi e sostanze della linea ci fa abbracciare subito questo pensiero. Scopriamo che slow mood non è da intendersi come “lentezza”, ma come capacità di “stare nei propri tempi” e di avere un tempo interiore che ci guida e ci fa star bene (e quindi belle!) nel nostro essere attive e pronte alle esigenze del quotidiano. La donna slow mood, per noi, è una persona che rispetta i propri tempi e riesce a essere efficiente senza farsi prendere dalla frenesia. E’ una donna che conosce bene la differenza tra l’andare di fretta e l’essere veloci. Una donna attiva e dinamica, ma sempre presente a se stessa, capace di volersi bene per mantenere la sua ricchezza interiore e con essa la capacità di accogliere e di dare, come è proprio del Femminile. E’ questa ricchezza che permette di essere “belle in modo rilassato”, poiché concrete, radicate, aperte alla Vita, come esprime l’essenzialità della nuova linea: due Eyeshadows nei colori della terra, impalpabile caramello e verde setoso; Kajal Eyeliners eucalipto e marrone con una texture che garantisce massima morbidezza e con azione lenitiva grazie alla composizione a base di cera di cotogna e cera giapponese, antillide, amamelide e tè nero; due Lipstick per un finish nude o rosso bacche boschive effetto satin dalla composizione ricca di ingredienti benefici, idratanti e rilassanti che donano alle labbra un’espressione distesa; e per finire la Illuminating Powder, polvere di stelle per sublimare la luce del viso al profumo di rosa che offre alla pelle una impalpabile protezione, uniformandola con un finish mat vellutato. Abbiamo provato ad applicarla anche da sola, senza make-up, ed è fantastica! Il tutto, ça va sans dire, a base di fiori, piante, cere e oli vegetali pregiati, quindi 100% naturale certificato NaTrue (www.natrue.org). Le donne slow mood, che coltivano il proprio Interiore, sono infatti attente alla pelle come organo sensoriale e di salute e benessere e scelgono Dr. Hauschka anche per i valori che esprime: rispetto dell’ambiente, degli animali, delle persone. “Dalla Natura all’Uomo” è il principio su cui si basa la casa fin dal 1935, anno della
nascita di WALA Heilmittel GmbH, produttrice di rimedi naturali per la cura della salute, dedicati all’essere umano nella sua totalità. Quando il fondatore, Rudolf Hauschka, pose la domanda sulla natura della vita a Rudolf Steiner, padre dell’antroposofia, egli rispose: “Studia il ritmo, il ritmo porta la vita”. Questo fu l’impulso allo sviluppo dello straordinario processo produttivo di WALA, basato sulla preparazione degli estratti di piante officinali stabili senza aggiunta di alcol. Gli stessi criteri sono adottati nella cosmesi, che sostiene e stimola le intrinseche capacità di auto-rigenerazione e nutrimento della pelle, rinforzandone i processi e i ritmi che le sono propri e proteggendola dalle aggressioni esterne. Le sue composizioni sono a base di pregiati ingredienti naturali ed estratti di piante officinali provenienti dall’orto botanico Wala ad agricoltura bio-dinamica e curato dalla sapienza e dalle mani dei suoi giardinieri qualificati, oltre che da altre coltivazioni biologiche Wala e da raccolte spontanee controllate. Per alcune specie, la casa si avvale di
coltivazioni a supporto di fonti di reddito rurali per aiutare l’indipendenza economica di famiglie in regioni svantaggiate: è il caso della rosa in Afghanistan e in Iran, dell’olio di ricino in India, del burro di karité in Burkina Faso.
Protagonista della performance di presentazione della nuova linea make-up è stato Karim Sattar da poco entrato nel team creativo di Dr. Hauschka skin care. Non solo abbiamo imparato come eseguire un trucco perfetto, ma ci siamo anche divertite e rilassate: Karim sa coniugare grande professionalità con una calda carica di umanità e innata simpatia. E oltre alla lunga esperienza internazionale, può vantare una familiarità con il mondo degli aromi Dr.Hauschka: è infatti cresciuto in una fattoria Demeter nella regione del Basso Reno, ha frequentato una scuola Waldorf (dove si segue la pedagogia di Rudolf Steiner) e fin da piccolo è stato coccolato dalla madre con creme e oli Dr.Hauschka… per lui, in fondo, è stato un “ritorno a casa”! E a casa ci siamo sentite anche noi, sia per la sua accoglienza, sia per il Pensiero condiviso con questa maison unica.


Livia


Qui sotto, il makeup artist Karim Sattar, cresciuto in una fattoria Demeter, e alcuni pezzi della nuova linea makeup!











venerdì 22 giugno 2012


«Come faccio a essere sostenibile? La mia percezione è che costi caro, carissimo. E non solo in termini di denaro: dovrei rivedere tutta la mia vita, le mie abitudini. Non ce la farei mai! »: quante volte abbiamo sentito questi commenti da amici, parenti e simpatizzanti di Change up!, che apprezzano il nostro lavoro ma vedono il cambiamento di rotta in termini di qualità di Vita come un processo da fare in blocco, inevitabilmente insormontabile.

In realtà, quello che sta alla base di una vita sostenibile è proprio il camminare a piccoli passi verso una decrescita felice: noi di Change up! lavoriamo anche per dare valore ai piccoli cambiamenti, apprezzando e agevolando il lavoro dei nostri soci, con le loro start up e i loro prodotti esemplari.

Nessuno dei nostri soci sostenibili gestisce una multinazionale, né ambisce a questo. Ognuno di loro, invece, lavora duro per dare un piccolo esempio, mette in campo la propria creatività per fornire strumenti capaci di cambiare, nel loro piccolo, il mondo.

Non siamo noi le prime a dirlo, eppure bisogna dirlo: è dalle piccole cose che si inizia a fare le cose grandi.

Quando abbiamo dato vita all’avventura di Change up! potevamo rispondere a poche domande. Ora che i nostri soci, seri e impegnati nella sostenibilità, sono aumentati, siamo in grado di fornire una rete di strumenti efficaci, intercorrelabili. Vi rimandiamo al link della pagina soci, prima di descrivervene brevemente alcuni: http://www.changeup.it/Hpm00.asp?IdCanale=102

Cosa mangio? Ce lo spiega Biosophia, azienda produttrice di cibo antroposofico che lavorerà insieme a noi e a The Beautiful Choice (portale di benessere etico) per dare vita a un percorso all’insegna del benessere a 360° al nostro salone evento sui costumi sostenibili, di qualità e a prezzi contenuti. C’è infatti un collegamento profondo tra cibo, emozioni e benessere: mangiare bene e sano significa appagare i sensi ed essere felici, liberi da cibi spazzatura che intossicano noi e l’ambiente e, tra l’altro, premiando le aziende sostenibili liberandosi dalla schiavitù di marketing e pubblicità (con l’unico obiettivo di vendere, a scapito della nostra Salute e di quella del Pianeta).

Cosa mi metto? Rispondono tre aziende di moda sostenibile con altrettante inclinazioni: Tu&Tu e Dirondella, oltre a Ego, che offre collezioni addirittura in prestito, come un’abitoteca sostenibile e di eccellenza.

Come mi muovo in modo sostenibile? Bè, immaginate una città silenziosa, in cui le auto scorrono senza rumore. E provate a realizzare questo sogno cominciando a usare un po’ di più bici e monopattini, che non sono inquinanti. Date un occhio alle idee di E-move.

E poi ancora abbiamo idee per:

-          la raccolta differenziata e la riduzione degli sprechi (grazie a Tritech)
-oggetti per la casa realizzati con materiali riciclati:  Raffaella Bandera con le sue lampade, Giorgio Caporaso e Vlaire con i mobili di cartone, Vipot con i vasi realizzati riusando scarti naturali (la lolla di riso, materiale di non facile smaltimento ma che fa bene anche alle radici delle piante).
-          il risparmio energetico, grazie ai consigli di energy manager e ai camini di design a bioetanolo di Domostyle

E poi: progettate vacanze intelligenti, responsabili e che arricchiscano? Ve le consiglia Ecoturismonline, che peraltro proprio la prossima settimana darà il via alla seconda consulenza turistica sui propri social network (Twitter e Facebook): approfittatene!

Sapete davvero cosa vi spalmate sul viso? Come distinguere un cosmetico naturale da uno biologico? Date un occhio al portale del socio The beautiful Choice, specializzato in benessere etico e sostenibilità umana, culturale, ambientale!

Infine rimanete sempre aggiornati con la rivista BioEcoGeo, che tratta i temi di sostenibilità più attuali, declinabili nell’uso comune e quotidiano.

A chiosa di questa carrellata, vi lasciamo con un libro (una piccola cosa, per cominciare) che ci ha ispirate fin dal principio: “Verso la decrescita felice” di Maurizio Pallante (edizioni per la Decrescita Felice), che spiega come la vita di qualità non dipenda dal Pil.



Infine (o "in inizio"..), cambiate le lampadine, coltivate un orto, chiudete bene i rubinetti, comprate quando serve, avanzate e scartate il meno possibile……Noi abbiamo iniziato così!

venerdì 15 giugno 2012

ASSAGGIAMO LA #SPAZZATURA!


...No, non mangiamo la spazzatura sul serio! Non siamo impazzite, né diventate così integraliste! Il titolo del post di oggi ci viene dal coinvolgimento che ci ha trasmesso "Taste the Waste" (Assaggia la Spazzatura), un docu-film sullo spreco di cibo in Europa e le sue conseguenze ambientali.

Abbiamo scoperto che più di metà del cibo prodotto finisce in pattumiera sulla strada che dalla fattoria di produzione porta al tavolo da pranzo. Le casalinghe europee buttano via 100 miliardi di Euro di cibo all’anno. Praticamente il volume d’affari annuale di Nestlé, la compagnia produttrice di food più grande del mondo. Il cibo che buttiamo basterebbe a nutrire tutti gli affamati del mondo e raddoppiare!

Ci chiediamo perché. E facciamo autocoscienza: quanto sprechiamo, nella preparazione? Quanto sprechiamo, nella noncuranza delle scadenze?

Cosa ci spinge a buttare via sempre più grandi quantità di cibo? Cerchiamo spiegazioni.

E le troviamo nell'interessante docu-film "Taste the Waste" (Assaggia la Spazzatura), che si chiede “Perché buttiamo via così tanto cibo?” e “Come possiamo frenare questo spreco?”.

"Assaggia la Spazzatura" cerca spiegazioni dai banchi vendita del supermercato, ai mercati, dagli ispettori dell’Ufficio d’Igiene, nei ministeri, dai coltivatori e dai burocrati dell’Unione Europea. Per scoprire che siamo vittime di un sistema vizioso: la merce al supermercato dev’essere sempre perfetta: basta una piccola magagna e finisce nel cestino senza essere venduta. L’agricoltura è responsabile di più di un terzo dei gas serra perché il lavoro in fattoria richiede energia, fertilizzanti, terra. Senza contare che, quando il cibo finisce nel bidone della pattumiera, esala metano nell’atmosfera: un pessimo impatto nell’atmosfera.

Bene, ne siamo consapevoli. Vediamo cosa possiamo fare adesso, nel nostro piccolo, per arginare la situazione. Bè, tanto per cominciare cercheremo di non far scadere il cibo, di prepararlo scartandone il meno possibile e, infine, mangiando tutto.
E poi…ci attiveremo presto.
A domani, vi lasciamo al video (in molte lingue europee tranne, ahinoi, l'italiano...cliccate su link per vederlo)!
Livia, Marina, Silvia

venerdì 8 giugno 2012

ORGANIZZARE CHANGE UP!SCELGO IO È UN'IMMERSIONE DI BENESSERE TOTALIZZANTE


ORGANIZZARE CHANGE UP!SCELGO IO® È UN'IMMERSIONE DI BENESSERE TOTALIZZANTE

In questo periodo Change up! è immerso nel benessere: io, Marina e Silvia stiamo organizzando Scelgo io ®, il salone dei consumi sostenibili che si terrà a ottobre (dal 19 al 21). Con una novità sorprendente: dopo le edizioni passate, quest’anno con un focus proprio sulla cura di sé in senso etico.

Oltre a questa grande novità sul fronte benessere, siamo emozionate perché quest’anno  Scelgo io ® si svolgerà nella sede prestigiosa della Palazzina Liberty milanese. Sì, proprio quella che negli anni Settanta ospitava la compagnia teatrale del premio nobel Dario Fo! Che onore.

In preda a tanta positiva energia, ci stiamo tuffando a capofitto nel meraviglioso mondo del benessere etico, della cosmesi consapevole, degli ingredienti che provengono da coltivazioni equosolidali.

Anche se, come donne e fondatrici di Change up!, conosciamo il panorama del benessere biologico in Italia, l’occasione di  Scelgo io ®  ci sta dando modo di conoscere più da vicino alcune realtà della bellezza sostenibile, e soprattutto ci rende sempre più consce del fatto che il tema del benessere è un po’ magico per la sua capacità di valorizzare diversi universi etici.

Primo fra tutti, quello del cibo:  Scelgo io ®  quest’anno sarà incluso in un progetto di più ampio respiro che si chiaa “MI Piace!” http://www.mipiace2015.com/  e che è organizzato in vista dell’Expo 2015, che avrà come tema l’alimentazione e la salute, e come obiettivo la messa a fuoco della specificità di cibi e ingredienti di ogni Paese del mondo.

Così Change up! ha deciso di abbinare l’eccellenza dei cosmetici organici a quella del cibo biologico, scoprendo che anche i catering organizzati da Biosophia (che noi tutti conosciamo bene, vero?) possono trasformarsi in opportunità di benessere! Stiamo organizzando proprio una conferenza polisensoriale, tra aromaterapia, cromoterapia, gustoterapia! Ne vedrete delle...belle (e buone)!

Siamo in fermento anche perché il benessere si integra perfettamente con altri progetti dell’Associazione Change up!: dal design alla moda, dalla casa al traffico in città.

Del resto, se penso a quando abbiamo deciso di mettere in piedi Change up!, mi sembra passato un secolo: io e Silvia parliamo di sostenibilità dai tempi dell’Università, ma solo oggi, finalmente, mi guardo indietro e sento, vedo il cammino percorso da noi e dall'Occidente, o forse dal Pianeta intero: è ormai evidente che la dimensione eco-etica, assieme a quelle formativa e tecnologica, sono fattori innovativi per lo sviluppo futuro e non si può più scindere il valore del prodotto finito dal suo ciclo di vita. Lo chiedono gli utenti nostri e dei nostri soci, sempre più consapevoli, riflessivi e avveduti, alla ricerca di beni/servizi maggiormente connotati, capaci di unire estetica e funzionalità a principi ecosostenibili e di responsabilità sociale. 
E poi guardo davanti a me, vedo Change up! Scelgo io ® e vedo una realtà in cui tante attività e prodotti sostenibili giocano insieme all’insegna di una concezione del benessere a 360 gradi, che implica sostenibilità ambientale, umana, culturale, sociale.

E sono orgogliosa di esserci dentro!

Livia

giovedì 7 giugno 2012

Cosa si prova durante i test in laboratorio

Il marchio di cosmetici Lush che nasce come brand antivivisezionista ha realizzato una dimostrazione dal forte impatto per provare dimostrare dal vivo quali possono essere le sofferenze di una animale sottoposto a un esperimento in laboratorio.

In uno dei suoi negozi di Londra ha messo in vetrina una ragazza vestita di una tuta color carne sottoponendola a dieci ore di sevizie, ovviamente più “leggere” e senza danni per la salute della modella, di quelle che gli animali subiscono ogni giorno nei laboratori di tutto il mondo.
Una performance incisiva e immediata per spiegare quale è la realtà, facendo vivere sulla pelle degli umani quello che infliggiamo agli altri animali. Forse è l’unico modo per alcune persone di riuscire a immedesimarsi.