martedì 23 aprile 2013

Alla scoperta della natura con Salvaraja

A pochi chilometri da Milano, nel Parco del Ticino, tra Robecco sul Naviglio e Abbiategrasso, si trova l’azienda agricola Salvaraja che si estende su 300 ettari di territorio caratterizzati da boschi, risorgive, campi coltivati e il fiume. Per avvicinare i più piccoli alla natura e alle sue meraviglie, Salvaraja ha introdotto il suo Progetto di Educazione ambientale che si articola in varie attività di grande interesse.

Durante l’anno scolastico o nei fine settimana, scolaresche e bambini accompagnati dai genitori possono sperimentare un contatto autentico con la natura, giocando, emozionandosi, divertendosi e imparando a rispettarla e amarla.
L’azienda agricola Salvaraja infatti è dotata di un laboratorio didattico attrezzato con acquari e terrari, microscopio munito di telecamera, istallazioni multimediali, materiali naturali e reperti da manipolare per approfondire i temi e le domande che emergono durante i percorsi esplorativi.
Accompagnati da guide esperte, è possibile inoltre andare alla ricerca di animali selvatici, imparando a riconoscerne le tracce, approfondendone i comportamenti e le relazioni con l’ambiente o imparare a identificare le piante e a leggere il territorio attraverso colture, ecosistemi o, ancora, imparando a orientarsi con bussola e mappe. Lungo le rogge o nelle vasche delle trote marmorate, specie reinserita nel fiume Ticino, è possibile imparare a conoscere l’ecosistema dei corsi d’acqua. Sono previste anche escursioni notturne: muniti di pila e di richiami alla ricerca di rapaci notturni, pipistrelli e tassi.

venerdì 19 aprile 2013

Onoriamo noi stessi rispettandoli

Alla Facoltà di Medicina Veterinaria di Milano si è svolto un interessante Seminario dal titolo “Più leggi o più etica per la tutela degli animali nella nostra società?” rivolto a studenti e docenti. Un’occasione per riflettere sul valore della tutela degli animali e sul come cittadini e professionisti dei veterinari e di chi lavora nel settore.
A introdurre l’argomento due esponenti di CETA, Mariachiara Tallacchini – Università Cattolica di Piacenza insieme a Gustavo Gandini – Università degli studi di Milano.
Il Comitato Etico Tutela degli Animali - CETA è un organo indipendente della Facoltà di Medicina Veterinaria dell'Università degli Studi di Milano, costituito il 20 luglio 2009. Le finalità del Comitato sono quelle di tutelare dignità, integrità e benessere degli animali coinvolti nella ricerca, nella didattica, nelle attività cliniche e zootecniche; promuovere la cultura del rispetto degli animali e un corretto rapporto uomo-animale-ambiente.
In questa occasione è stato presentato da Silvana Castiglione – Università di Genova e curatrice del volume sui diritti degli animli - il Trattato di Biodiritto (Giuffrè Editore, 2012), imponente opera in 6 volumi con una parte dedicata ai diritti degli animali compilata da oltre 50 autori che analizza la normativa in Italia con qualche incursione in quella europea. Silvana Castiglione ha sottolineato come i motivi morali che spingono verso il benessere animale spesso siano intrecciati con interessi umani ed economici. Da sempre l’uomo ha creato categorie non naturali dove inserire le varie specie animali (animali domestici, da reddito, da sperimentazione ecc.) per il proprio interesse. Nel diritto romano la presenza degli animali è considerata solo in funzione dei diritti dei proprietari: gli animali erano considerati semplicemente res. La storia racconta che il percorso per arrivare a riconoscere diritti agli animali è stata lunga e oggi è soltanto agli inizi. La prima legge in materia risale al 1822 ed è stata elaborato nel Regno Unito per condannare coloro che maltrattavano gli animali da soma in pubblico provocando turbamento in chi assisteva. Facile comprendere che questa legge è stata introdotta soprattutto per salvaguardare la sensibilità umana piuttosto che il reale benessere degli animali. Si può comunque indicare questa data come l’inizio di un’attenzione alla compassione nei confronti degli animali. L’Italia nel 1871 a Torino, per volere di Giuseppe Garibaldi, si dota della prima associazione di protezione degli animali, l’ENPA. Da sottolineare che non fu possibile fondarla a Roma per il veto del papa. Qualche eccezione si può scovare in qualche autore, come nel caso di Ovidio che paragonò la crudeltà verso gli animali come l’anticamera per la crudeltà verso gli uomini, ma anche in questo caso la visione rimane piuttosto antropocentrica. Arrivando a tempi più recenti, l’inizio del cambiamento reale si verifica con le pubblicazioni di Peter Singer nel 1975 e Tom Regan nei primi anni ’80 che danno il via all’animalismo (brutta parola per indicare persone empatiche che hanno a cuore gli animali).

Di grande impatto l’intervento di Luigi Lombardi Vallauri – Università di Firenze – che dagli anni ’80 si occupa di diritti degli animali e curatore del Trattato di Biodiritto che ha illustrato agli studenti l’iter per arrivare al diritto di obiezione di coscienza alla sperimentazione animale per gli studenti e i professionisti medici e veterinari. Provocatoriamente ha auspicato anche un’obiezione di coscienza per coloro che lavorano nei mattatoi.
Il professore ha poi spiegato che tutelare gli animali significa dare valore alla meraviglia di bellezza di ogni singola specie e alla biodiversità; riconoscere la soggettività di ogni singolo individuo, animale senziente; onorare noi stessi in quanto maltrattando qualsiasi animale disonoriamo in primis noi stessi. L’uomo infatti proprio perché più “nobile” ha il dovere maggiore di prendersi cura di ogni creatura più debole. Quindi in sintesi l’animalismo si identifica in ambientale, animalista e umanista.
Lombardi Vallauri sostiene che tutte le spiritualità del mondo rinunciano alla crudeltà e promuovono la compassione, mentre la religione cristiana è la più crudele di tutta l’umanità, come si può evincere a partire dai testi sacri. (Per le sue teorie Lombardi Vallauri è stato espulso nel 1998 dall’Università Cattolica di Milano). Dal mix micidiale di scientismo+cattolicesimo+capitalismo si è arrivati alla completa reificazione degli animali. Un passaggio su cui riflettere.
Partendo dal presupposto che la specie umana è come tutte le altre, Valerio Pocar Garante della tutela degli Animali del Comune di Milano, si è rivolto agli studenti con l’auspicio che anche la medicina veterinaria vada nella direzione di un approccio individualistico e olistico che consente di considerare ogni paziente animale come un individuo.
Silvia Massimino

mercoledì 17 aprile 2013

Ecosostenibilità ed estetica in scena a Varese

Nell’ambito della mostra “Sogni di cartone – La sostenibile leggerezza del design”, prima personale di Giorgio Caporaso e della sua Ecodesign Collection, venerdì 19 aprile alle ore 10.00 a Villa Recalcati (Varese) si svolge il convegno Ecosostenibilità ed estetica: una sfida possibile”, moderato da Nicoletta Romano, direttore del magazine Living is Life.
L’obiettivo è quello di fare il punto sul momento attuale, difficile da interpretare, e sull’urgenza di prenderci cura del pianeta attraverso nuovi stili di vita e nuovi modi di produrre e acquistare. La sostenibilità è dunque ormai imprescindibile e, coniugata alla ricerca estetica e tecnologica, sta conquistando i mercati come si è osservato anche in occasione dell’ultima Design Week milanese. Sono previsti gli interventi di: Giorgio Caporaso architetto e designer, Alberto Cigada docente di Materiali per il design e di Innovazioni nei materiali e nelle tecnologie al Politecnico di Milano, Giancarlo Iliprandi designer e docente di comunicazione visiva, Marcello Morandini artista e designer, Rossella Muroni direttore nazionale Legambiente, Matteo Redaelli Amministratore Delegato di Logics, Daniele Zanzi Agronomo e Amministratore Delegato di FitoConsult, Giuliana Zoppis architetto, giornalista e fondatrice insieme a Clara Mantica di Best Up, primo circuito italiano dell’Abitare sostenibile.
In occasione del convegno è attivo un servizio navetta gratuito di andata e ritorno da Milano, fruibile previa prenotazione (www.lessmore.it).