Lasciano a dir poco allibiti le dimostrazioni di stima e interesse nei confronti del circo basato sullo sfruttamento degli animali come quella del Premio “Vittorio De Sica” che lo scorso 6 novembre al Quirinale è stato assegnato al”circo equestre” o la notizia dell’Udienza della “grande famiglia del circo” e dello spettacolo popolare con Papa Benedetto XVI in programma per il 30 novembre e il 1° dicembre (non sono forse creature di Dio anche gli animali? Lasciamo perdere...) . Come mai le istituzioni appoggiano e sovvenzionano questa attività? Un’attività, quella del circo, nata come abietto spettacolo itinerante per mettere in mostra dapprima i cosiddetti “fenomeni da baraccone“ ovvero sfortunati “casi umani” e in seguito spettacolo con animali costretti a esercizi totalmente innaturali a suon di frustate, pungoli uncinati, deprivazioni di ogni sorta e scosse elettriche. Uno “spettacolo” che è l’emblema della menzogna. Tutto quello che si vede in scena è falso e ottenuto a caro prezzo: enormi sofferenze da parte di animali strappati al loro habitat naturale, costretti in gabbie e container a viaggi estenuanti, climi totalmente diversi da quelli cui sono abituati (pensiamo a un elefante africano nel piazzale di un circo a Milano in gennaio). Animali a cui è stata strappata la vita, spesso drogati per piegarsi al volere dei loro aguzzini. Uno “spettacolo” altamente diseducativo per i bambini che imparano quanto l’uomo con la forza e la crudeltà possa soggiogare i più deboli. Molte città d’Europa hanno vietato l’attendamento dei circhi con gli animali e domenica scorsa c’è stata una manifestazione a Milano, partita da piazza della Scala di fronte al Comune, che ha percorso via Matteotti e corso Venezia per arrivare ai Giardini di Via Palestro. A gran voce abbiamo chiesto al Sindaco Pisapia di dare un segno di civiltà alla nostra città. Una manifestazione colorata, organizzata da LAV e altre associazioni milanesi, che ha visto la presenza di artisti di strada e giocolieri, musicisti, un coro gospel. In tanti sulle note di “Alegria” il brano di uno spettacolo del Cirque du Soleil (spettacolo circense in cui solo gli umani sono ammessi) abbiamo cercato di dare voce ai tanti animali rinchiusi dietro le sbarre di odiose gabbie mobili e al cucciolo di giraffa morto a Imola un mese fa per arresto cardiaco dopo essere fuggito dal circo Rinaldo Orfei.
Promuoviamo idee, servizi e prodotti legati alle tematiche ambientali e di responsabilità sociale. We promote responsible brand and business with respect for ethical and sustainability standards.
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mercoledì 21 novembre 2012
mercoledì 14 novembre 2012
La bellezza del rispetto
Cosmesi naturale, biologica, organica, cruelty free…
i consumatori sono informati sul significato di queste definizioni? Sanno come i cosmetici influiscono su benessere, salute e ambiente? Se ne è parlato alla tavola rotonda dal titolo “Il valore della Bellezza. Equilibrio, Rispetto, Salute” organizzata da Change up! nell’ambito della manifestazione Change up! Scelgo io® (Palazzina Liberty, Milano 19-21 ottobre 2012), dedicata al benessere naturale e alle scelte sostenibili, in occasione della quale un panel di esperti ha fornito informazioni su definizioni, ingredienti, filiere produttive, test sugli animali… Tutto ciò che serve per orientarsi al momento dell’acquisto, a dispetto di ingannevoli messaggi che puntano su parole come “naturale” per attrarre il consumatore.
i consumatori sono informati sul significato di queste definizioni? Sanno come i cosmetici influiscono su benessere, salute e ambiente? Se ne è parlato alla tavola rotonda dal titolo “Il valore della Bellezza. Equilibrio, Rispetto, Salute” organizzata da Change up! nell’ambito della manifestazione Change up! Scelgo io® (Palazzina Liberty, Milano 19-21 ottobre 2012), dedicata al benessere naturale e alle scelte sostenibili, in occasione della quale un panel di esperti ha fornito informazioni su definizioni, ingredienti, filiere produttive, test sugli animali… Tutto ciò che serve per orientarsi al momento dell’acquisto, a dispetto di ingannevoli messaggi che puntano su parole come “naturale” per attrarre il consumatore.
Riccardo Anouchinsky di ICEA , ha fornito alcuni dati sull’andamento della cosmesi naturale nel mercato europeo, confermando la Germania il paese più sviluppato.
Uno dei problemi resta certamente quello delle certificazioni. Qui si entra in un mondo frammentato e in un mercato autoreferenziale. L’intenzione è quella di creare, a partire dal gennaio 2015, un sistema unificato per l’Europa da Cosmos Standard (www.cosmos-standard.org) riunisce i principali enti certificatori europei: ICEA per l’Italia, Ecocert e Cosmebio per la Francia, BIDH per la Germania e l’inglese Soil Association. Purtoppo ancora oggi il consumatore è piuttosto “indifeso” nei confronti dei prodotti cosmetici, in quanto termini come “biologico” e “naturale” possono essere assimilati a prodotti che contengono anche solo una piccolissima percentuale di ingredienti naturali e possono essere pubblicizzati con queste diciture. L’unica arma che il consumatore ha a sua disposizione è quella dell’informazione: leggere sempre con attenzione le etichette con gli ingredienti e laddove non siano chiari alcuni termini o sigle attuare una piccola ricerca personale.
Antonella Rendinelli, medico-chirurgo, settore vivisezione LAV Milano, ha invece affrontato il tema dei test cosmetici sugli animali. A partire dall’11 marzo 2013 l’Unione Europea dovrebbe bandire i test cosmetici anche sulle materie prime sugli animali. Qui purtroppo il condizionale è d’obbligo, in quanto gli interessi in gioco sono molti La vera sfida oggi è incentivare la ricerca alternativa più sicura e certamente più etica.
Sul tema dei packaging è intervenuta Elisabetta Cianfanelli, docente del Corso di Industrial Design all’Università degli Studi di Firenze. La plastica e la carta (rispettivamente con il 41% e il 36%) sono gli imballi più utilizzati nel settore della cosmesi. Il Corso di Industrial Design sta portando avanti alcune ricerche sul packaging per creare nuove soluzioni di confezionamento in cartone dei prodotti per i diversi settori del made in Italy.
Estendendo il discorso alle nostre scelte di benessere legate ai centri e alle spa, quali parametri possiamo considerare? M. Cristina Ceresa, direttore responsabile GreenPlanner, ha spiegato come informarsi prima di scegliere, ad esempio optando per le strutture certificate ClimaHotel che considera elementi come l’efficienza degli edifici, il risparmio energetico, la gestione dei rifiuti, i materiali utilizzati, la mobilità, la gestione delle risorse idriche.
Infine si è parlato del rapporto far bellezza e alimentazione perché “noi siamo quello che mangiamo” e la qualità del cibo ha una notevole influenza sulla salute. Eugenio Barbieri, "il Poeta Contadino" che ogni domenica partecipa alla trasmissione Linea Verde (Rai1) ha anciato un messaggio forte. L’agricoltura deve tornare nelle mani dei contadini, non si può continuare con lo sfruttamento intensivo della terra e tantomeno concedere a quattro multinazionali di possedere le sementi: una grave minaccia alla biodiversità, oltre che ai contadini di tutto il mondo. Riallacciandosi al discorso degli OGM, Gianni Carletti, direttore Ricerca&Sviluppo Biosophia, ha spiegato che questi ultimi sono addirittura già superati dalle nanotecnologia sia nell’alimentazione sia nella cosmesi (in particolare per realizzare i filtri delle creme solari). Uno scenario inquietante poiché gli effetti sulla nostra salute e sulla natura non sono ancora chiari.
La tavola rotonda è stata promossa da Change up! Associazione che ha pubblicato gli Atti sul sito.
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mercoledì 31 ottobre 2012
Il sole su Change up! Scelgo io

L’area ristorante, gestita da Superpolo, ha proposto sfiziose ricette vegetariane e vegane.
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