lunedì 26 marzo 2012

Street Art eco-friendly

Opera di Anna Garforth
Anche gli street artist si interrogano sulla sostenibilità dei propri interventi. Risultato: una creatività all'insegna dell'eco-friendly, nel rispetto dell'ambiente. E al posto delle bombolette spray compaiono materiali e supporti naturali:  muschio, erba, yogurt e zucchero...
Arte urbana in versione green, che ha la sua origine a New New York e Londra, dove Edina Tokodi e Anna Garforth hanno ideato le “moss graffiti”, ossia oasi di verde. Come animali e figure umane in muschio, con le quali Edina tappezza le strade di Williamsburg a Brooklyn o l’arte tipografica che si avvale del muschio nelle opere grafiche in forma scritta che Anna realizza sulle pareti della East London.
In questa direzione era già l'opera di Alexandre Orion, che rimosse con un panno le tracce di smog dalle pareti del trafficato tunnel Max Feffer di São Paulo, disegnando una miriade di teschi, per alludere al problema dell’inquinamento. Oggi i “reverse graffiti” sono universalmente riconosciuti come un efficace mezzo di comunicazione attento alle problematiche ambientali: usando solamente acqua piovana, detersivi vegetali, spazzole metalliche, un template in alluminio e un’idropulitrice si possono realizzare immagini e grafiche che puliscono la città, invece di imbrattarla. Una tecnica che il mondo del marketing ha adottato col nome di clean advertising e di cui sono esempio le campagne pubblicitarie e di sensibilizzazione dell’agenzia di comunicazione GreenGraffiti, nata in Olanda e attiva anche in Italia dal 2009.
Fonte: http://www3.lastampa.it/ambiente/sezioni/greenews/articolo/lstp/447884/

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