mercoledì 21 aprile 2010

BEAUTY – Bio-cosmesi certificata in ascesa

L’ultima edizione di Cosmoprof, la fiera del settore cosmetico di Bologna, ha rilevato un incremento di espositori certificati e bio riuniti nella nuova iniziativa GREEN-volution interamente dedicata alla cosmesi naturale e biologica. Queste aziende provenienti da tutto il mondo registrano un aumento del fatturato del +5%. Alessandro Spadoni, responsabile dell’area bio-ecocosmetica di Icea spiega: "I bio-ecocosmetici offrono un'opportunità in più al crescente numero di consumatori interessati ai prodotti bio-ecologici. Questi prodotti di bellezza fanno bene a chi li usa e all'ambiente perché vengono realizzati con processi il più possibile ecologici”.
Sono ormai 2.847 i prodotti di bellezza certificati da Icea, il 23% in più rispetto a un anno fa. In cima alla classifica ci sono le creme viso (409), creme corpo (309), prodotti per i capelli (213), bagnodoccia (173) e saponi (179). Molte sono anche le materie prime (839) e poi latte/tonico viso (115), oli corpo (123), scrub/maschere (107), per uomo (30), solari (45), make up (76), igiene orale (38), deodoranti e profumi (35).
Con il numero dei prodotti crescono fatturati e case cosmetiche certificate. Tra le new entry a Cosmoprof anche nomi noti al grande pubblico quali, Diva International, Guaber l'Angelica (Coswell spa), Specchiasol, Gruppo Biofarma, Erbamea, Lakshmi, Gavarry, Apivita Grecia. In tutto se ne contano ormai 159; 16 in più di un anno fa (+20%). Il grosso si concentra nelle tre regioni Emilia-Romagna (20), Lombardia (28) e Toscana (19). Da sole ne fanno 67 su un totale di 122 italiane. Le altre sono distribuite tra Veneto, Liguria, Umbria, Marche, Trentino, Sicilia, Calabria, Friuli Venezia Giulia, Piemonte. Sono invece 37 le straniere concentrate per lo più in Grecia, ma presenti anche in Giappone, India, Uruguai, Cipro, Gran Bretagna, Spagna, Turchia, USA, Siria, Francia e Austria. Il fatturato complessivo nel 2009 è stato di 8,175 milioni di euro, registrando un aumento di circa il 5% rispetto ai 7,8 milioni dell'anno prima.

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