martedì 3 luglio 2012

Una voce da ascoltare

Dopo avere visitato le zone terremotate dell’Emilia e dopo la tappa in Puglia, Tenzin Gyatso, l’attuale Dalai Lama è stato accolto con entusiasmo nella tre giorni organizzata a Milano al Forum di Assago (26-27 giugno). Graziano Musella, sindaco di Assago ha provveduto a consegnare la cittadinanza onoraria al Dalai Lama, negata dal Comune di Milano che ha ceduto alle pressioni e al ricatto di Pechino.

La massima autorità spirituale del Tibet nei suoi incontri con la gente e i giornalisti ha, con pacatezza, saggezza e un grande senso dell’umorismo, incoraggiato a un atteggiamento positivo nei confronti della vita e a un’apertura costruttiva verso il prossimo e le altre religioni.
Ha aperto la conferenza stampa del 27 giugno al Forum puntando l’attenzione sul ruolo dei media e sul dovere dei giornalisti di perseguire la verità con onestà, di informarsi e studiare e di valorizzare anche gli aspetti positivi dell’umanità. I giornalisti devono essere come un elefante che muove la sua proboscide in ogni direzione per avere un’idea il più completa possibile della realtà.
Si è definito uno dei 7 miliardi di esseri umani presenti sulla terra e ha affrontato vari argomenti a cominciare dalla crisi economica esortando a concentrarsi su altri valori, a non dare un’esagerata importanza allo sviluppo materiale e a non trattenere ciò che si ha. Questo è uno dei concetti cardine della filosofia buddista, lui stesso ha spiegato che si sforza a non trattenere il suo buddismo per rimanere aperto anche alle altre filosofie e religioni. Un messaggio di grande importanza: non dobbiamo quindi arroccarci eccessivamente sulle nostre ideologie e convinzioni. Gli esseri umani sono animali sociali, la felicità individuale è strettamente collegata alla società e al rapporto con le altre persone. Se agiamo male nei confronti degli altri danneggiamo in primis noi stessi. La nostra attitudine mentale troppo egocentrica diventa un ostacolo alla nostra stessa felicità, mentre dobbiamo riconoscere la positività innata in ognuno di noi. Allo stesso modo dobbiamo rispettare la natura e le altre forme di vita, cercare una convivenza in armonia con esse evitando di mettere al primo posto la crescita economica a ogni costo. Esiste un’interdipendenza fra noi e gli ecosistemi, se li distruggiamo, distruggiamo noi stessi.
Il Dalai Lama si è poi soffermato sull’importanza di promuovere l’armonia fra tutte le religioni e anche con chi non crede. Il messaggio di base è infatti comune e condiviso e dobbiamo aiutarci e cooperare nell’ambito delle nostre diversità. Non cerca di convertire, anzi è convinto che ogni religione si adatti alle diverse esigenze personali. Lui stesso si è recato in pellegrinaggio al Duomo di Milano per praticare in prima persona l’armonia fra le religioni.
Un messaggio di grande tolleranza e rispetto anche riguardo ai temi più scottanti come aborto, clonazione ed eutanasia: analizzare caso per caso e poi prendere decisioni, non ci può essere una regola generale.


In conclusione della sua visita milanese, il Dalail Lama ha tenuto una conferenza aperta cui hanno partecipato 10 mila persone provenienti da tutto il mondo sul tema del suo ultimo libro “La felicità al di là della religione” (Sperling & Kupfer € 16,50). Unendo i principi del buddismo al moderno approccio delle neuroscienze, il Dalai Lama identifica nella compassione universale un sentimento che unisce e fortifica. Un messaggio comune a tutte le religioni ma condivisibile anche da un ateo perché l’attitudine alla compassione e all’empatia fa parte dell’animo di ogni persona.

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