LAV e WWF: gli enti sapevano della situazione di inquinamento del laghetto.
Uno studio del 2002 pagato dal comune di Pescara aveva lanciato l'allarme. Ad Ottobre 2008 la segnalazione del WWF all'Ufficio Parchi della Regione, responsabile del controllo sull'operato delle aree protette come la Pineta Dannunziana.
Sulla strage di animali nella Riserva Naturale Regionale della Pineta Dannunziana intervengono WWF e LAV ricordando che gli Enti responsabili per la gestione della Riserva naturale sapevano da anni della situazione insostenibile di inquinamento del laghetto.
Il Comune di Pescara già nel 2002, nell'ambito di alcuni studi pagati dall'Ente per approfondire il Piano di Gestione della Riserva, era stato avvisato della gravissima situazione di degrado ambientale dello specchio d'acqua. La relazione descriveva perfettamente le criticità connesse alla mancanza di ossigenazione delle acque e prescriveva immediati interventi di rinaturalizzazione per evitare ulteriori e più gravi problemi, sia agli abbondanti animali domestici sia agli uccelli selvatici che frequentano quel laghetto e le sue sponde.
Successivamente, il 2 ottobre 2008, il WWF, su segnalazione di un cittadino, aveva avvisato via email il Dirigente dell'Ufficio Parchi della Regione Abruzzo chiedendo un intervento urgente considerata l'inadempienza del Comune di Pescara, ente gestore della Riserva regionale. Infatti la Regione mantiene la responsabilità della sorveglianza sull'operato dei gestori delle aree protette regionali e del loro coordinamento. Da allora non sappiamo se vi siano stati sviluppi ed oggi possiamo solo constatare il disastro che si è verificato.
(Fonte: LAV)
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