mercoledì 5 gennaio 2011

AMBIENTE - Bilancio WWF 2010

Un anno negativo il 2010 per l’ambiente. Nel bilancio di fine anno il WWF infatti sottolinea una grave mancanza di integrazione delle politiche ambientali e dell’assenza di una strategia di sostenibilità da parte del Governo. Grandi le difficoltà per il Ministero dell’Ambiente anche a seguito di un consistente taglio di risorse economiche che ne impediscono le iniziative.

Per quanto riguarda le politiche energetiche, avendo definito la scelta per il nucleare, si disincentiva ogni forma di crescita di energie alternative. Viceversa si incrementa lo sviluppo delle opere infrastrutturali che, pur limitate dalla crisi economica, andranno ad ampliare il comparto stradale e di conseguenza i trasporti. Nulli gli interventi nel settore della prevenzione del rischio idrogeologico con le conseguenza che abbiamo sotto gli occhi. Nel frattempo si assiste a una notevole crescita urbanistica con conseguente consumo di suolo e cementificazione di aree da proteggere come spiagge e coste.
Per quanto riguarda la tutela della natura le cose non sono andate meglio: grave crisi dei parchi con salvataggio in extremis del Parco nazionale dello Stelvio declassato a parco interprovinciale, tagli di oltre il 42% ai finanziamenti per le aree protette, ripresa della lobby della caccia, nonostante il parere contrario della maggioranza degli italiani. La caccia è oggi uno dei fattori che maggiormente contribuiscono alla perdita di biodiversità. E l’Italia è il Paese europeo più ricco di biodiversità: si auspica che il Ministero dell’ambiente riesca a rendere operativa la Strategia nazionale per la biodiversità approvata il 7 ottobre 2010.
Infine nessun atto concreto è stato fatto per intervenire sui cambiamenti climatici, come denuncia il WWF, non c’è nemmeno un euro destinato al Fondo per finanziare le misure per l’attuazione del Protocollo di Kyoto.
www.wwf.it

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