venerdì 4 giugno 2010

ETHICAL FASHION – NO CHAINS contro lo sfruttamento sul lavoro

Dall’alleanza fra cooperative tessili fondate da ex operai ridotti in condizioni di schiavitù nelle fabbriche di Argentina e Tailandia è nato il marchio di abbigliamento No chains (Senza catene). No chains sarà lanciato contemporaneamente a Buenos Aires e a Bangkok dall’organizzazione argentina "La Alameda" e quella tailandese "Dignity Returns", ma a partire da domani la prima serie di magliette verrà venduta nei locali del commercio equo di diverse città del mondo. Un progetto, aperto anche ad altre cooperative, che punta a produrre un’intera linea di abbigliamento. Sul sito internet www.nochains.org si legge: «I vestiti prodotti nelle comuni industrie tessili incatenano gli operai con le catene del debito, del controllo dei boss interessati solo al guadagno e non ai lavoratori, con le catene della produzione mondiale, dove molti ricavano profitti provenienti dal sangue degli operai». Secondo i fondatori di No Chains, «non si tratta quindi solo di un nuovo marchio o di una nuova attività autogestita, ma anche di un’iniziativa che richiama l’attenzione sulla necessità di una produzione industriale che rispetti la dignità dei lavoratori, che non li sfrutti e non li riduca in schiavitù».

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