Non esiste solo il problema dell’aumento di risorse alimentari del mondo per riuscire a contrastare la piaga della fame e della malnutrizione, ma anche quello dell’eccesso e dello speco. Da una ricerca condotta sulla città di Milano è risultato che ogni anno si gettano in pattumiera da 500 a 1000 euro. In cibo: vasetti di yogurt, insalate, confezioni di uova, pasta, riso, alimenti precotti, piatti pronti. Un delitto non solo per le tasche degli stessi, ma anche per l’ambiente.. Ora, dai ricercatori dell’Università Bicocca, arriva una guida critica: un aiuto per leggere le "scadenze", i segreti di una corretta conservazione.
Gli stessi ricercatori che hanno brevettato il kit fai da te per verificare la bontà dell’acqua del rubinetto di casa propria (l’immediatest acqua è in vendita a prezzo politico), stanno anche conducendo una ricerca a tappeto per capire l’interesse dei milanesi per il last minute food: «Funziona in Gran Bretagna — spiega Massimo Labra, esperto in biologia botanica della Bicocca —, esistono società che ritirano dal mercato prodotti prossimi alla scadenza e li rivendono via Internet per il pronto consumo a prezzi, ovviamente, calmierati. Lanciamo un progetto, una indagine sociale e territoriale, per capire se chi vive a Milano è propenso a seguire questa strada, sia per ragioni economiche sia per l’attenzione all’ambiente».
La filosofia è quella di trasformare lo spreco in risorsa, educare al consumo sostenibile. «Ridere in casa» è l’acronimo del progetto di riduzione degli sprechi sostenuto anche da Legambiente, Prothea e FEM2 Ambiente. «Non ha senso, per esempio, acquistare pacchi di lenticchie all’ingrosso sapendo che in famiglia si consumano solo a Capodanno», aggiunge Labra. «Un alimento si deteriora anche in base al modo in cui viene riposto nel frigorifero». Il progetto Bicocca nasce in vista dell’Expo 2015 e in armonia con il Festival dell’ambiente che si celebra in questi giorni a Milano.
(fonte: Corriere online 4/06/2010)
Nessun commento:
Posta un commento