Per anni al centro delle proteste degli animalisti, cessa l'attività l'allevamento Morini di San Polo, "specializzato" in animali da laboratorio. Un accordo tra Giovanna Soprani, titolare dell'allevamento Morini, e il sindaco di San Polo, Mirca Carletti, scrive la parola fine sulla vicenda dei cani beagle che per anni ha suscitato proteste, anche a livello nazionale, presìdi, scontri, violente polemiche nel mondo degli animalisti e tra le associazioni che si battono per la difesa deglia animali, coma Enpa e Lav.
L'area dell'ormai ex-allevamento sarà oggetto di riqualificazione urbanistica. I beagles rimasti, che sono 283, sono stati acquistati a prezzo di mercato dal Comune, insieme a circa 700 cavie da laboratorio. Verranno trasferiti a Milano e ceduti gratuitamente all'associazione di volontariato 'Vita da cani', che fa parte dell'Oipa, l'Organizzazione internazionale per la protezione degli animali. I volontari collocheranno i cani in strutture veterinarie dove potranno seguire il protocollo di riabilitazione prima di essere dati in adozione. Sono passati esattamente otto anni da quando la vicenda dell'allevamento Morini ebbe inizio. Nel giugno 2002 un camion con a bordo 56 cuccioli beagle, proveniente da San Polo, venne bloccato alla frontiera con l'Austria: i cani erano destinati ai tavoli di sperimentazione di un laboratorio farmaceutico di Amburgo. Speriamo che sia un ulteriore tassello verso l'abbandono dell'inutile e crudele utilizzo degli animali nei laboratori e che la ricerca imbocchi una volta per sempre la strada dei metodi di sperimentazione alternativi, già esistenti e più efficaci.
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