giovedì 3 maggio 2012

Arsalitartes, l'arte che mette le ali all'arte

Al Fuori Salone di Milano, nella cornice di Cascina Cuccagna che ospitava l’iniziativa Goodesign, le realtà interessanti non mancavano. Fra queste, una cooperativa fatta di giovani legati alla tradizione del territorio, all’artigianalità, alla cura e al rispetto per l’ambiente, che sanno essere innovativi, accattivanti e pienamente in linea con il gusto contemporaneo: ARSALITARTES, una sorta di bottega rinascimentale capace di creare un ponte tra arte, artigianato, ricerca tessile e design. Il poliedrico team è formato da Michela Cavagna, architetto, Marina Maffei, designer, e Corrado Fileppo, brand philosopher. Mission: riappropriarsi in modo autonomo del proprio genius loci all’insegna di una nuova economia responsabile. La sede della cooperativa, fondata nel 2009, è infatti in un territorio di alta tradizione tessile, ma oggi fortemente penalizzato: Camandona, antico borgo immerso nel verde dell’Oasi Zegna. Arsalitartes si prefigge di conferirgli nuovo lustro grazie a un’azione di promozione culturale e di rinascita produttiva, all’insegna di un’autoproduzione artigianale di design sostenibile che parte dalle proprie origini, senza ripercorrere obsoleti stilemi folcloristici. L’atelier è stato ricavato all’interno di un vecchio asilo degli Anni 30 e si avvale di telai ottocenteschi, attorno ai quali ruota non solo la produzione di Arsalitartes, tutta rigorosamente in fibre e coloranti naturali, ma anche quella di altre artigianalità che compngono un network in continua espansione.


Per il Fuori Salone è stata presentata una capsule collection di prodotti a basso impatto ambientale, frutto di una filiera direttamente controllata e tracciabile, a partire dal recupero di materiali di scarto come la lana autoctona biellese: cuscini e sedute da terra informali dalle texture marcate e profonde, le cui cromie, mutuate dal sottobosco, sono realizzate a mano con tannino di castagno e curcuma e quindi soggette a mutamenti nel tempo che ne aumenteranno il fascino. Le imbottiture, con foglie di faggio, ricordano gli antichi gesti amorevoli di chi con esse imbottiva le culle dei neonati. Assieme ai cuscini, le raw stripes benches, panche per il giardino o il living: pezzi unici ricavati da tronchi e legnami di recupero delle malghe biellesi, non trattate con cere o impregnanti, perfette per ospitare i materassi confezionati con l’antica tecnica del matelassé.

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