L’Unione europea ha accordato un finanziamento da 1,2 milioni di euro, legato al programma “Erc starting grant”, al progetto della ricercatrice italiana Paola Ceroni dell’Università di Bologna, che ha sviluppato un modello di celle fotovoltaiche combinando due materiali hi-tech, ovvero nanocristalli di silicio e dendrimeri.
I dendrimeri sono in grado di catturare l’energia solare e trasformarla quasi totalmente (per l’80%) in energia: fissando a ogni nanocristallo più dendrimeri si potrebbe così migliorare l’efficienza delle celle solari, sfruttando al massimo le proprietà dei due materiali, come riferisce una nota del Ministère des Affaires étrangères et européennes.
Il lavoro della ricercatrice italiana, prosegue la nota, ha dato vita a un prodotto non solo poco costoso ma anche esente dall’utilizzo di materiali potenzialmente tossici. In effetti, i nanocristalli di silicio, a differenza delle foglie di silicio oggi utilizzate, sono assai minuscoli e conducono meglio l’elettricità. I dendrimeri, grosse molecole di forma arborea, hanno la capacità di catturare l’energia solare e di trasformarla con una resa dell’80% in elettricità. Così, fissando più dendrimeri a ciascun nanocristallo, la scienziata dell’Ateneo italiano conta di migliorare l’efficienza delle celle fotovoltaiche, sfruttando al massimo le proprietà dei due materiali.
Fonte: http://sorgenia.wordpress.com/2011/10/18/ricercatrice-italiana-pensa-il-fotovoltaico-del-futuro/?utm_source=feedburner&utm_medium=feed&utm_campaign=Feed%3A+EfficienzaESostenibilit+%28EcoPensiero+-+efficienza+e+sostenibilit%C3%A0%29&utm_content=FaceBook
Nessun commento:
Posta un commento