Pubblichiamo il comunicato del Comitato Scientifico Equivita su un argomento di fondamentale importanza e poco conosciuto. Il programma della UE di analisi delle sostanze chimiche REACH (registrazione, valutazione, autorizzazione delle sostanze chimiche) è un tentativo pieno di buone intenzioni, ma scientificamente errato, di proteggere la salute umana e l'ambiente dagli effetti delle sostanze chimiche. Questa la conclusione raggiunta da un Rapporto pubblicato oggi nella rivista scientifica Medicolegal and Bioethics, sottoposta a “peer review”.
Il rapporto sostiene che:
Le autorità EU predisposte al controllo della salute non sono al passo con la tossicologia moderna;
I test che oggi vengono abitualmente effettuati sugli animali non hanno valore per la previsione degli effetti sull’uomo;
REACH risulterà essere alla fine un massacro di animali privo di senso;
La salute pubblica e l'ambiente continueranno ad essere messi a rischio a causa degli effetti tossici delle sostanze chimiche.
André Ménache, autore principale del rapporto, dichiara che: “Anche se REACH mette l'onere della prova sui produttori costringendoli a dimostrare la sicurezza dei loro prodotti, esso “segna un autogol” costrigendo in seguito i produttori ad effettuare i test di tossicità con metodi non validi per la previsione degli effetti sulla salute umana.” Aggiunge: “Il fatto che ai cittadini della UE non sia stata data la possibilità di offrire o negare il proprio consenso prima di essere esposti al fardello tossico che ora ci contamina tutti ha implicazioni sia legali sia di salute pubblica”. La presenza di quasi 300 sostanze chimiche usate dall’industria e trovate nel cordone ombelicale di bambini appena nati testimonia il fallimento della strategia di controllo dell'inquinamento. Ciò mentre le autorità europee della salute dovrebbero concentrare tutti i loro sforzi sulla prevenzione dell’inquinamento chimico.
Il rapporto chiede che vengano adottate con urgenza le seguenti misure:
Aumento significativo del biomonitoraggio dei cittadini UE, rendendo i risultati disponibili al pubblico;
Valutazione di tossicità delle sostanze chimiche basata sulla moderna tossicologia e non sulle prove animali; essa deve essere condotta in maniera indipendente e trasparente.
Priorità assoluta a un divieto delle sostanze chimiche tossiche trovate nel sangue del cordone ombelicale e nel sangue e nelle urine degli adulti.
Policy pubblica basata sulla prevenzione dell'inquinamento e della contaminazione da sostanze chimiche, invece che sul loro controllo.
Link al rapporto : www.http://www.dovepress.com/articles.php?article_id=10625
www.equivita.org
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