mercoledì 20 aprile 2011

ENERGY - Un progetto britannico pr la produzione di biomasse e biocarburanti

Waste Recycling Group convertirà i siti ex sede di discariche in coltivazioni destinate alla produzione di biomassa e biocarburanti.
L’azienda ha già iniziato a piantare miscanto alternandolo a bosco ceduo a rotazione breve in 14 degli ex siti nel Lincolnshire, Nottinghamshire, Humberside e Yorkshire per una superficie totale che copre 100 ettari. Il progetto ha già attratto numerosi finanziatori privati con la previsioni di raddoppiare la coltivazione entro il prossimo anno con lo scopo di vendere il raccolto che verrà utilizzato come biomassa.

Il miscanto è una coltura energetica ad alto rendimento in grado di crescere fino ad un’altezza di tre metri con una produzione annuale che non necessita reimpianto. La crescita rapida e il basso contenuto di minerali fanno in modo che la produzione di biomassa sia notevole e ne fanno una coltura perfetta per la produzione di biocarburanti, in grado di proliferare in terreni poveri di nutrienti. Utili in quanto habitat naturale di numerose specie animali, dal momento della semina la raccolta del miscanto avviene al terzo anno e si misura in circa 8-12 tonnellate per ettaro, con un ciclo di vita delle piante che arriva fino a 30 anni.

Fonte: Rinnovabili.it

martedì 19 aprile 2011

MOBILITY – Auto elettriche all’Ikea

Mille auto elettriche per Milano: questo è il progetto nato dalla partenrship fra Ikea e Movitron, la società che ha inventato la formula “e-vai”, il car-sharing realizzato in collaborazione con Ferrovie Nord e Regione Lombardia. Fino al 23 aprile Mad Motor, concessionario Movitron darà istruzioni ed effettuerà test drive nel parcheggio di Ikea Corsico, oltre a organizzare seminari gratuiti.

Dai primi di maggio parte l’iniziativa "Tua per un giorno” che consente ai soci Ikea di prendere in prestito per 24 ore la vettura Teener. Si potrà inoltre acquistare la vettura al prezzo scontato di 8.000 euro.

Concorso per giovani ecologisti

Creare una rete di giovani reporter ambientali e aiutare così la crescita di consapevolezza: è l’obiettivo del concorso “Giornalisti nell’Erba” (Gne), alla quinta edizione. Possono partecipare giornalisti in erba di tutti gli ordini scolastici «che abbiano voglia di far pratica di interviste, articoli, fotografie, reportages, video, immagini, disegni, su temi legati alla tutela ambientale». Il progetto è diviso in cinque sezioni: dai 5 ai 10 anni, dai 10 ai 15, dai 15 ai 21, ''corrispondenti'' europei per gli scritti in inglese e francese e la sezione web.
Giornalisti nell'Erba, destinato a circa 920.000 tra ragazzi e bambini è un'idea dell'associazione di promozione sociale ‘Il Refuso’ e ha gia' ricevuto diversi riconoscimenti nel corso degli anni dalla Presidenza della Repubblica e dal ministero dell'Ambiente. Il concorso, cui premiazione e' prevista per il prossimo 27 maggio, e' inoltre organizzato in partnership con l'Ansa e con l'Agenzia Spaziale Europea (Esa-Esrin).
Per info:
Giornalisti nell'Erba

venerdì 15 aprile 2011

MODA- Le sneakers biodegradabili

Arrivano dopo due anni ricerca le scarpe biodegradabili, che contengono semi e germogliano. Sono infatti in arrivo le scarpe che si possono piantare in giardino, da cui cresce una vera e propria pianta! A realizzare le sneakers completamente biodegradabili è la Oat, un'azienda olandese, che entro poche settimane le metterà in vendita sul suo sito. La ricerca sulle scarpe più “green” del mondo é durata due anni e sono realizzate completamente in Europa per minimizzare le emissioni dovute ai trasporti, con canapa, sughero, cotone “bio”, plastiche biodegradabili e sbiancanti non clorurati.
La scarpa, che ha vinto anche un premio per il prodotto più ecocompatibile all'Amsterdam Fashion Week, una volta nel terreno si degrada completamente e i semi contenuti nella linguetta superiore sono in grado di germogliare e dar vita a una vera pianta.
''Il nostro futuro sta nella riconciliazione tra industria e natura - spiega un comunicato sul sito dell'azienda - dobbiamo capire che quello che costruiamo è una parte di un ciclo vitale che deve essere chiuso''.
Adatte a tutte quelle persone che si affezionano troppo alle proprie scarpe da tennis e soffrono terribilmente all'idea di separarsene e soprattutto a chi ama cambiarne decine all’anno, che potrà così avere un balcone o un giardino decisamente in fiore!
(fonte ANSA)

sabato 9 aprile 2011

MODA - Green à porter, opening a Bologna

Ha aperto a Bologna, in pieno centro storico in Galleria Falcone e Borsellino 4/c, Green à porter, una boutique di moda critica nata dall’idea di una ambientalista impegnata da anni sui temi della green economy e dell ‘etica legata all’economia, Daniela Guerra , già consigliere regionale per i Verdi e membro del primo consiglio di amministrazione di Banca Etica.

Ma che cos’è la moda critica? E’ una moda che ha come imperativo la creatività legata al lavoro artigiano , una moda che produce abiti quasi sempre capi unici ricavati dall ‘utilizzo di stoffe spesso recuperate o riciclate ma che tiene d’occhio anche la bellezza e l’originalità.
Sono tanti i designer che producono abiti,borse,cappelli, gioielli utilizzando la loro fantasia e la loro abilità per lavorare materiali di recupero o che usano prodotti naturali o provenienti da coltivazioni biologiche. Tutti artigiani o micro imprese che sono davvero green jobs .
Oggi la moda spesso impone modelli di stile che cambiano continuamente per alimentare il consumismo e l’omologazione. Tutti indossano abiti magari firmati ma tutti uguali fatti in serie e spesso creati per una donna -modella lontana dalle figure delle donne rea li . Per questo le modelle del critical fashion non sono professioniste ma donne comuni che sfilano per divertimento e non seguono i canoni di movimento e di figura delle sfilate tradizionali.
Indossare un capo unico è il contrario del processo di omologazione, è scegliere e non farsi imporre.
I costi ? Non stracciati come quelli dei capi prodotti nei Paesi asiatici spesso utilizzando manodopera a bassissimo costo e materiali scadenti, ma decisamente abbordabili ed alla portata dei più perche c’è un rapporto diretto tra chi produce e chi vende. (Daniela Guerra)


www.greenaporter.it

SUSTAINABILITY – Il chewing-gum che rispetta l’ambiente

Chicza è il chewing-gum, senza petrolio, che in soli 18 mesi ha ricevuto ben 8 premi ( + 1 Riconoscimento in Lombardia da Legambiente/Confindustria/Regione Lombardia + 1 Riconoscimento dall'Ambasciata del Messico), l'ultimo il 4 Novembre 2010, a Rimini, con l'adesione del Presidente della Repubblica.
I Chicleros Messicani, dopo 20 anni di ricerche hanno immesso sul mercato la Chicza. Si tratta di uno speciale chewing-gum che oltre a essere equosolidale e biologico è anche biodegradabile e senza glutine. A differenza delle tradizionali gomme industriali la gomma-base della Chicza è prodotta con il "chicle" estratto dagli alberi; di norma il chewing-gum tradizionale contiene invece derivati del petrolio. È di soli 60/80 gg ( se viene gettata "maleducamente" sulla strada ) e 100/120 gg ( se viene gettata "maleducamente" sul marciapiede ) il tempo necessario alla decomposizione in natura di queste gomme da masticare, contro un tempo medio di circa 1.800 gg ( ma le "particelle" rimangono, comunque, indistruttibili ) impiegato dalle gomme industriali. Inoltre se un pesce o un uccellino ingoiano un qualsiasi chewing- gum "possono morire", se ingoiano Chicza "si nutrono"... questa è la differenza
Chicza è realizzata esclusivamente con ingredienti biologici certificati e dolcificata con succo di agave, che permette di totalizzare un indice glicemico decisamente basso.
L'acquisto di un pacchetto di Chicza è inoltre un atto solidale verso la manodopera dei raccoglitori di "chicle" e dei produttori locali che, vendendo il prodotto finito possono guadagnare fino a sei volte di più rispetto prima quando erano "soggiogati" dalle multinazionali.

ORGANIC CHEWING - GUM BIODEGRADABLE
Viale dei Promontori , 50 
00122 Ostia - Rome - Italy
www.chicza.com

martedì 5 aprile 2011

AMBIENTE – Riempiamo le borracce

Martedì 5 aprile in Piazza San Babila a Milano, Aveda e SIGG danno la possibilità ai cittadini di “rottamare” la bottiglia di acqua in plastica in cambio di una borraccia in alluminio SIGG da riempire di acqua del rubinetto. Un’iniziativa per ricordarci dell’Earth Day 2011 che si celebra il 22 aprile prossimo e dell'importanza dell'acqua per la sopravvivenza dell'uomo e della natura.





La bottiglia SIGG è realizzata in alluminio riciclabile al 100% Swiss Made, è riutilizzabile e la si può riempire con l’acqua del rubinetto che i costanti controlli di laboratorio certificano essere assolutamente pura e ricca di sali minerali, tanto quanto quella confezionata con le b ottiglie in PET, ovvero il polietilene difficilmente smaltibile. Quindi una “azione consapevole” che rappresenta un indubbio beneficio per il nostro pianeta. In Europa ogni giorno 30 milioni di bottiglie di plastica finiscono in discarica e sono necessari fino a mille anni affinché si consumino completamente. Le bottiglie di alluminio offerte ai cittadini grazie all’accordo stipulato tra Aveda e Kuenzi, il distributore italiano di SIGG, riporteranno chiari messaggi che invitano il possessore a un consumo più responsabile dell’acqua e a riflettere sullo spreco di plastica. La comunicazione dell’evento sottolinea il messaggio “formativo” nel bere acqua in modo responsabile. L’anno scorso, per la stessa iniziativa, sono state distribuite più di mille bottiglie di alluminio richiamando l’attenzione di tanti cittadini milanesi e non solo.

Carrot Mob, la carota per premiare le aziende sostenibili

Carrotmob significa letteralmente “la folla della carota” ed è una nuova forma di attivismo, una specie di boicottaggio al contrario. Significa mettere la carota (soldi) di fronte al muso del mulo ( business o negozio) in modo da convincerlo a “fare il proprio dovere”. Senza usare il bastone.

http://carrotmob/